Sgominato il clan dei Castelli Romani: 43 milioni sequestrati
La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato un patrimonio pari a 43 milioni a un gruppo criminale-imprenditoriale dedito al traffico di droga e attivo ai Castelli Romani. Venti le aziende/societa' di persone e capitali sequestrate, oltre a immobili, auto, moto e numerosi rapporti finanziari "riconducibili a Sergio Anderlucci, Tiziana Fiorucci e Mario Pepe - si legge in una nota della Gdf - soggetti gia' deferiti all'Autorita' giudiziaria veliterna per violazione della normativa sugli stupefacenti e ritenuti pericolosi per la sicurezza e la pubblica moralita'".
Le complesse indagini patrimoniali, sono state avviate nel 2013. Gli accertamenti patrimoniali hanno permesso di ricostruire compiutamente la fitta rete degli interessi commerciali dei proposti e l’entità degli investimenti effettuati, localizzati sempre nell’area dei Castelli Romani, tra Albano Laziale e Genzano di Roma, servendosi di famigliari oppure di “prestanome”.
In particolare, Anderlucci, a partire dall’anno 2007, è risultato aver condotto una serie di attività commerciali e imprenditoriali, molte operanti nel campo dell’edilizia, sotto forma di cooperative sociali, facenti capo a tre distinti consorzi: il cosiddetto “Gruppo Anderlucci”. Le società consortili e le consociate sono risultate amministrate, nella maggior parte dei casi, dai componenti del nucleo familiare “acquisito” di Anderlucci (coniuge, figli, nuora e consuocera) ovvero soggetti pluri-pregiudicati, quali Mario Pepe. Ancora, è emersa l’esistenza di chiari indici di “pericolosità fiscale”, connessi alla vorticosa apertura e chiusura di realtà societarie nell’arco di soli tre anni, oltre all’indicazione in contabilità di acquisto/vendita di beni e/o prestazioni di servizi per svariati milioni di euro, con conseguente successiva messa in liquidazione delle medesime realtà societarie, così sottraendosi al controllo degli organi preposti ovvero maturando significativi crediti con l’Erario.
L’esito delle investigazioni ha portato al sequestro del patrimonio aziendale e relativi beni di 20 società di persone e capitali, con sedi a Roma e nelle provincie di Roma e Latina; 7 unità immobiliari in provincia di Roma; 12 autoveicoli; 3 motoveicoli; numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni.