Soumahoro, il "diritto all'eleganza" della sua lady con 28 mln di soldi nostri
Il Gip racconta di "un collaudato sistema fraudolento". Liliane Murekatete in alberghi di lusso mentre i suoi dipendenti vivevano con topi e scarafaggi in casa
Lady Soumahoro e il lusso: "spese per finalità private". Da Intimissimi a Latina...
Lo scandalo che ha travolto la famiglia del deputato Soumahoro é arrivato ieri ad una svolta, arrestate la moglie e la suocera. Le due donne sono indagate insieme agli altri figli di Mukamatsindo, Richard Mutangana – per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora – e Michel Rukundo. La Guardia di Finanza ha sequestrato beni e conti correnti per un valore di due milioni di euro. E mentre le loro cooperative sono in liquidazione, emergono "spese per finalità private» pari a 370 mila euro in due anni. Tra queste acquisti in boutique di lusso, hotel a 5 stelle, gioiellerie, viaggi, duty free e ristoranti di pesce. Oltre 28 milioni di euro arrivati dalle casse statali in cinque anni, dal 2017 al 2022 che solo in minima parte é stato impiegato per la cooperativa Karibu. Gli inquirenti la definiscono "una struttura delinquenziale a livello familiare".
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Nell’ordinanza si racconta che in un’occasione Murekatete ha speso 80 euro in un centro estetico per le extention alle ciglia. Il deputato in un’intervista a Piazzapulita rispose alle polemiche sulle spese della moglie parlando di "diritto all’eleganza". Ma soprattutto: altri 470 mila euro - riporta Il Fatto Quotidiano - sono invece finiti in Rwanda, sui conti di Mutangana. Che con i soldi ha aperto un ristorante: "Gusto italiano". Nella lista dei pagamenti che va dal febbraio 2017 al luglio 2019 gli inquirenti inseriscono spese da Gucci, Ferragamo, Elena Mirò e ben 700 euro in un negozio Intimissimi di Latina. Il pagamento più alto è di 2.804 euro per Vanden Borre a Bruxelles. La Verità spiega che gli importi dello shopping sono stati così quantificati dagli investigatori: 93.976,99 euro nel 2017; 208.394,92 euro nel 2018; 49.946,48 euro nel 2019; 13.803,40 euro nel 2020; e 2.177,16 euro nel 2021. Per un totale complessivo di 368.398,95 euro.
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