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Cronache
Strage Bologna, Mattarella: “Zone d’ombra ancora da illuminare”

Strage di Bologna, 38esimo anniversario celebrato a Bologna nella sede comunale di Palazzo d'Accursio. Gli interventi del presidente Mattarella e del ministro della Giustizia Bonafede

Oggi è la giornata dell’anniversario della strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto di 38 anni fa. Il 2 agosto 1980, una bomba nella sala d'aspetto della stazione di Bologna scoppiò alle 10.25 provocando la morte di 85 persone, con oltre 200 feriti.

A Bologna, si è tenuta la commemorazione della strage nella sede comunale di Palazzo d’Accursio alla presenza del sindaco Virginio Merola, del presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime Paolo Bolognesi e del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Presente anche il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.

"Bologna non dimentica": è lo striscione che apre la manifestazione con un corteo di persone sfilato lungo via Indipendenza per raggiungere piazzale Medaglie D'Oro.

Strage di Bologna, Mattarella al 38esimo anniversario: “Ancora zone d’ombra”

"I processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, delineando la matrice neofascista dell'attentato. Le sentenze hanno anche individuato complicità e gravissimi depistaggi. Ancora restano zone d'ombra da illuminare. L'impegno e la dedizione di magistrati e servitori dello Stato hanno consentito di ottenere risultati che non esauriscono, ma incoraggiano l'incalzante domanda di verità e giustizia". E’ quanto ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio per l'anniversario della strage di Bologna.
"Sono trascorsi trentotto anni dalla tremenda Strage di Bologna - sottolinea il presidente Mattarella - che straziò 85 vite innocenti, con indicibili sofferenze in tante famiglie, ferendo in profondità la coscienza del nostro popolo. Il tempo non offusca la memoria di quell'attentato, disumano ed eversivo, che rappresentò il culmine di una strategia terroristica volta a destabilizzare la convivenza civile e, con essa, l'ordinamento democratico fondato sulla Costituzione. L'orologio della stazione, fissato sulle 10 e 25, è divenuto simbolo di questa memoria viva, di un dovere morale di vigilanza che è parte del nostro essere cittadini, di una incessante ricerca della verità che non si fermerà davanti alle opacità rimaste. Fu un'esplosione devastante, per la città di Bologna e per l'intera Repubblica. Morirono donne e uomini, bambini e adulti. Bologna e l'Italia seppero reagire, mostrando anzitutto quei principi di solidarietà radicati nella nostra storia. Il popolo italiano seppe unire le forze contro la barbarie. Di fronte alle minacce più gravi, le risorse sane e vitali del Paese sono sempre state capaci di riconoscere il bene comune: questa lezione non va dimenticata”.

“Desidero rinnovare il mio sentimento di vicinanza ai familiari delle vittime e rivolgo un ringraziamento ai bolognesi e a tutti coloro che continuano a onorare il ricordo delle vittime con civismo e passione democratica. Proprio il senso di comunità, che i terroristi volevano spezzare, è la garanzia che non prevarrà la cultura di morte", ha concluso il presidente Mattarella.

Strage Bologna, Bonafede sull’anniversario della strage 1980-2018: “Obbligo morale di verità”

Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede è intervenuto alla commemorazione della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto, rivolgendosi ai familiari delle vittime: “C’è un obbligo morale prima ancora che politico che ci guida: giungere a una verità certa, libera da zone grigie e sospetti. Questo è l’unico vero modo di onorare le vittime e realizzare le legittime e sacrosante richieste dei loro familiari”. “Questa non è la vostra battaglia personale – ha proseguito il ministro Bonafede – ma una sfida cruciale per la credibilità e l’autorevolezza delle nostre istituzioni democratiche. Vi ringrazio per l’instancabile lavoro: nonostante le delusioni e i colpevoli ritardi, tenete viva la memoria sull’attentato. Vogliamo che possiate tornare a credere nello Stato. Vogliamo farlo con impegni precisi. Il tempo per le parole è finito: abbiamo siglato tra ministero della Giustizia, dei Beni culturali e Csm un protocollo triennale per la digitalizzazione dei fascicoli, tutti gli atti sulle stragi saranno accessibili. Per farlo coinvolgeremo anche i detenuti”.

Strage Bologna, Bonafede: “Stato negligente per 38 anni”

“Per me è incredibile che dopo che lo Stato si è dimostrato negligente per 38 anni, i famigliari dimostrino ancora di voler credere nello Stato, dando una lezione di civiltà che la politica non ha mai dato. Non saranno le mie parole di adesso a rassicurarvi, saranno i fatti a dirvi che vi siamo vicini nella ricerca della verità”, ha sottolineato infine il ministro Bonafede.

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