Cronache

Turetta disorientato in cella: "Voglio vedere i genitori". Il legale lo molla

Di Redazione Cronache

Il killer di Giulia Cecchettin è stato consegnato dalla polizia tedesca ammanettato mani e piedi

Turetta, prima notte in carcere in Italia in massima sorveglianza

Filippo Turetta ha trascorso la sua prima notte in carcere in Italia. Come spiega Repubblica, "Turetta è un detenuto classificato «a grande sorveglianza». Nessuno può mai perderlo di vista. Potrebbe far male a se stesso o potrebbero pensarci gli altri per le regole non scritte di chi è dentro. E ora si apre un altro cancello, e si richiude facendo quel rumore. Reparto di infermeria, colloquio col medico e con lo psichiatra. Turetta resta qui almeno per i prossimi tre giorni, in un’area isolata dagli altri detenuti, in cella con un compagno che è dentro per reati altrettanto gravi".

Prosegue Repubblica: "Fra qualche giorno può essere trasferito in un reparto protetto, dove vivono sessanta detenuti che devono avere vite separate dalle altre. Nello stesso carcere vive Benno Neumair, condannato all’ergastolo per il duplice omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei genitori". Turetta, che ha chiesto di poter vedere i genitori, è stato consegnato dalla Germania ammanettato mani e piedi. 

Dopo il colloquio con Filippo Turetta seguito alla procedure di rito per i nuovi arrivati in carcere, l'avvocato Giovanni Caruso racconta ai cronisti il primo contatto col suo assistito. "Il ragazzo è disorientato, le sue condizioni di salute sono accettabili. Sulla presenza o meno dal punto di vista intellettivo e della capacità di orientamento sono riuscito ad avere un'interlocuzione accettabilmente comprensibile".

Nel merito delle accuse, "il ragazzo non ha detto sostanzialmente nulla, non abbiamo affrontato questi profili, non ci sono stati i tempi tecnici per affrontare una difesa. Il capo d'imputazione secondo me non è cambiato". Considerazione, quest'ultima, riguardante la possibile contestazioni di nuove aggravanti e del reato di occultamento di cadavere. Turetta non ha ancora avuto modo di leggere l'ordinanza di arresto e nemmeno il legale perché la notifica del documento gli è arrivata solo stamattina.

"La  leggerà lui, come lo farò io e lunedì conto di avere accesso al fascicolo processuale e predisporre le valutazioni che sono indispensabili per la sua difesa tecnica", afferma Caruso. Al suo ingresso nel carcere Montorio, Turetta "è stato sottoposto a visita medica, anche a indagini di carattere psichiatrico per escludere eventuali rischi di carattere autolesionistico. Le sue condizioni di salute sono accettabili. Certamente è molto, molto provato". L'avvocato ha espresso fiducia  nell'adeguatezza del carcere a proteggere Turetta da atti contro se stesso ma anche da possibili violenze da parte di altre reclusi. "E' adeguatamente assistito e protetto in un carcere di grande sicurezza". 

Intanto l'avvocato Emanuele Compagna lascia la difesa di Filippo Turetta. In una nota, spiega le ragioni: "Con l'arrivo in Italia di Filippo Turetta considero concluso il mio incarico d'ufficio. Ha potuto nominare difensori di fiducia, tra cui anche me. Ho depositato, però, rinuncia nel pomeriggio a tale nomina. Fin dall'inizio avevo rappresentato ai genitori, che mi avevano espresso stima, l'opportunità di una nomina di fiducia, pertanto non vi è alcun legame con le polemiche che qualcuno ha sollevato recentemente. Resto umanamente vicino al dolore delle famiglie".