Cronache
"Uber viola le regole". I tassisti si affidano alla Ue

Il 23 giugno 2015 si è tenuto il previsto incontro dell’Unione dei Radiotaxi d’Italia (URI) con la Direzione Generale Mobilità e Trasporti della Commissione europea (DG MOVE) . All’incontro hanno preso parte per URI il Presidente Nazionale Loreno Bittarelli, insieme ad Unica Taxi Cgil, rappresentata dal Coordinatore Nazionale Nicola Di Giacobbe ed ai legali di URI, Gian Michele Roberti, Guido Bellitti e Michele Laterza.
Nel corso dell’incontro, sono state illustrate le caratteristiche peculiari del regime del servizio taxi in Italia e in particolare, sono stati richiamati i principi e le previsioni essenziali contemplate dalle normative esistenti. Gli autisti delle auto bianche hanno fatto inoltre presente alla commissione europea l’esistenza di obblighi di servizio pubblico in capo agli esercenti il servizio taxi, fra cui l’obbligo di effettuare la prestazione, il sistema di definizione delle tariffe regolamentate, la necessità della copertura del servizio 24 ore al giorno per 7 giorni, nonchè il regime flessibile relativo all’attribuzione delle licenze. Sono stati inoltre illustrati tutti gli adeguamenti tecnologici di cui si sono dotate le cooperative di radiotaxi affiliate ad URI per la chiamata, la geo-localizzazione e la prenotazione delle vetture.
"È seguito un ampio confronto in cui abbiamo riscontrato notevole interesse da parte della Commissione - afferma Loreno Bittarelli, presidente dell'Unione radiotaxi italiani - rispetto ai temi di carattere giuridico e fattuale da noi sollevati. In particolare, abbiamo potuto sottolineare, da un lato, che il regime italiano del servizio taxi è conforme ai principi e orientamenti UE e, dall’altro, che – come rilevato anche da diverse giurisdizioni europee – i servizi Uber (sia in versione Pop che Black) si configurano come una violazione o, comunque, una elusione di tale regime".