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Vini storici, Gioè e Montegradella: 60 candeline d'autore per i gioielli della Valpolicella
Gioè: un Amarone nato da un colpo di fulmine. Montegradella: l’eccellenza della classicità. I sessant'anni dei due vini della tradizione vinicola della Valpolicella e della produzione di Santa Sofia

Luciano Begnoni e Lorenzo Pesci
Vini storici, Gioè e Montegradella: 60 candeline d'autore per i gioielli della Valpolicella
Santa Sofia festeggia due volte, anzi in realtà tre: Gioè e Montegradella spengono 60 candeline. Un traguardo di prestigio per due vini di classe che vengono prodotti solo con uve selezionate da vigne storiche.
Prodotti che raccontano una storia, ma soprattutto che trasmettono l'amore e la passione della famiglia Bergognoni: papà Giancarlo prima e ora il figlio Luciano. E qui siamo alla terza festa: le 60 candeline in queste ore si accendono anche per lui (che lavora nell'azienda da quando ne aveva 19 di anni), in perfetta simbiosi con i suoi amati vini.
Fiore all'occhiello dell'azienda il Gioè, nato da un autentico colpo di fulmine. Giancarlo Bergognoni aveva una botte particolarmente riuscita ed era combattuto nel venderlo come un Amarone classico. Scelse di farne una riserva, dandogli un'altra anima. Intuizione vincente. Non solo. Un prodotto che non va non dato per scontato anche perché nasce, cresce e viene vinificato solo nelle annate migliori (con gradazione alcolica a 15,5 gradi).
Il Montegradella? Un vino che rappresenta una vero e proprio omaggio al territorio: strutturato, con note di frutta sotto spirito, spezie dolci e sfumature balsamiche. Prodotto con uve di Corvina, Corvinone e Rondinella e affinato in botti di rovere per 18 mesi (poi almeno sei mesi in bottiglia).
Gioè: un Amarone nato da un colpo di fulmine
La storia di Gioè inizia nel 1967, durante uno degli assaggi dalle botti di Amarone. Giancarlo Begnoni, proprietario della cantina, nonché enologo e sommelier attento e sensibile alla qualità dei vini, rimane colpito dall’eccezionalità del vino proveniente dalla parcella di Monte Gradella: un Amarone di colore rubino intenso, dai profumi eleganti, complessi e raffinati e dal gusto corposo e morbido, retto da una trama tannica vivace, un piglio acido vivido e una buona mineralità. Giancarlo decide quindi di farne la punta di diamante della sua “strategia dell’eccellenza” e sceglie di renderlo un vino unico, che si distingue dal resto della produzione per l’imbottigliamento e l’invecchiamento. Nasce così il primo Amarone della Valpolicella Gioè con annata 1964, un vino che prende il nome dalla parte superiore del Monte Gradella, dove si trova il vigneto storico da cui provengono le uve di Santa Sofia.

Da allora viene prodotto solo in particolari annate (20 fino ad oggi), quando si verificano le condizioni ideali per la corretta maturazione delle uve Corvina, Corvinone e Rondinella che crescono in 3 ettari di vigneto, tra i 195 e i 325 m .s.l.m, e che vengono attentamente selezionate e sottoposte a un appassimento di circa 100 giorni. Seguono una macerazione di circa 30 giorni in acciaio inox e un affinamento di 42 mesi in botti di rovere di Slavonia e tonneaux da 500 litri di rovere francese di media tostatura e infine un invecchiamento in bottiglia di almeno 4 anni (ma che può superare i 10 anni). Il risultato è uno dei vini più premiati di Santa Sofia, dalla forte personalità e struttura, adatto ad accompagnare piatti di carne ricchi e speziati, come la lepre alla Royale e la beccaccia, ma anche formaggi stagionati come Castelmagno o Bitto.
Montegradella: l’eccellenza della classicità

Montegradella Valpolicella Classico Superiore è un omaggio al territorio da cui provengono le uve autoctone che dalla metà del 1800 contraddistinguono la qualità dei prodotti Santa Sofia: 24 ettari di vigneto in Valpolicella Classica, sulle colline a nord di Verona tra Fumane e Marano, dai terreni prevalentemente calcarei, di origine marnosa e di medio impasto. Il nome Montegradella attribuito al vigneto è un riferimento alla favorevole esposizione a Sud, grazie alla quale nelle giornate estive il sole porta a delle temperature molto elevate, che ricordano quelle di una “gradela”, termine dialettale che indica la graticola del camino usata per cucinare. L’omonimo vino è stato prodotto per la prima volta con l’annata 1965, con la chiara intenzione di elevare la produzione vinicola della Valpolicella al livello delle importanti etichette toscane e piemontesi dell’epoca, anche grazie all’affinamento in botti di rovere e all’invecchiamento in bottiglia. Il risultato è un Valpolicella con un’impostazione molto simile all’Amarone, con la stessa personalità ambiziosa, ma con una bevibilità più facile e una maggiore versatilità di abbinamento. L’appassimento delle uve, in questo caso, è ridotto a 30 giorni e l’affinamento in legno avviene per soli 18 mesi in botti grande e tonneaux. Al termine di questo procedimenti si ottiene un vino rosso intenso, dal bouquet deciso, ampio e armonico, con sentori di prugne secche, ciliegie sotto spirito, chiodi di garofano e vaniglia, un gusto che avvolge il palato con la sua nota tannica, un buon equilibrio tra freschezza e calore alcolico e un finale lungo e sottilmente amaricante, che ben si sposa con piatti importanti e succulenti come brasati, stracotti, arrosti e bolliti, ma anche con formaggi più o meno stagionati, come il Monte Veronese vecchio e il Bitto di 3 anni.
Sessant’anni di coerenza e di stile
L’Amarone Gioè e il Montegradella Valpolicella Classico Superiore sono due vini che esprimono a pieno la coerenza dello stile di Santa Sofia. L’impronta di Giancarlo Begnoni, diplomatosi nella prestigiosa scuola enologica di Conegliano Veneto, si è sempre espressa in tutte le fasi della produzione: dai sistemi di allevamento delle uve alla potatura, dai trattamenti alla vendemmia a mano, fino all’affinamento e alla scelta dell’imbottigliamento. L’ingresso in azienda del figlio Luciano negli anni ’80 ha dato un apporto complementare, permettendo di compiere una piccola rivoluzione, da un lato aprendosi al mercato internazionale (con l’esportazione in 70 Paesi del 75% della produzione), dall’altro impegnandosi ad approfondire la conoscenza del territorio attraverso il dialogo costante e i rapporti di fiducia con i conferenti -attualmente una trentina- che allevano le uve in zone diverse e quindi, soprattutto nelle annate difficili, aiutano Santa Sofia a ottenere vini migliori rispetto a quelli che si potrebbero realizzare da una sola zona. Oggi Luciano Begnoni porta avanti con coraggio e lungimiranza la storica gestione del vigneto improntata alla sostenibilità e al rispetto delle caratteristiche delle uve autoctone, affiancandovi un rinnovamento delle vigne e delle cantine, con strumenti all’avanguardia per la produzione di vini longevi, predisposti a lunghi affinamenti, con caratteristiche diverse per corpo, profumi, tannini e struttura, ma sempre capaci di restituire aromi e sapori autentici e immortali.
Sessant’anni di Gioè e Montegradella
Oggi celebriamo i 60 anni di due vini tra i più rappresentativi di Santa Sofia: Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore 2022 e Gioé Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2016. Montegradella Valpolicella DOC Classico Superiore con la vendemmia 2022 celebra 60 anni dalla prima vendemmia avvenuta nel 1965. Per Santa Sofia il Montegradella è la migliore rappresentazione dell’anima della Valpolicella Classica ed esprime al meglio le caratteristiche delle uve autoctone, della cura e della tradizione vitivinicola contraddistinte da coerenza e autenticità. Negli anni abbiamo intrapreso un nuovo percorso, di riduzione dei tempi di appassimento, per dare più spazio al frutto fresco, alla finezza e alla verticalità. Oggi si propone con una nuova veste, edizione speciale per questa annata. La vendemmia 2022 si caratterizza da un buon livello qualitativo, con temperature che si alzano e si abbassano in maniera inaspettata ma le precipitazioni sono state regolari. Gioé Amarone della Valpolicella DOCG Classico nasce con l’annata 1964 e da allora sono state realizzate solo 20 edizioni. Il vino prende il nome dal contadino che con dedizione curava il proprio vigneto, una parcella sul Montegradella che viene sempre riservata a questa selezione.
La vendemmia 2016 è stata in particolare un’annata straordinaria, inclusa nell’elenco delle vendemmie eccezionali degli ultimi 10 anni dal Consorzio Tutela Vini della Valpolicella.
 
    
   
   
   
  