Violenza donne, il sindaco di Grosseto inscena aggressioni in un video: esplode la polemica - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 15:56

Violenza donne, il sindaco di Grosseto inscena aggressioni in un video: esplode la polemica

Il sindaco di Grosseto pubblica un video con finte aggressioni — incluso il gesto di tirare i capelli — per sensibilizzare sulla violenza sulle donne. È polemica

È polemica a Grosseto dopo la pubblicazione, da parte del sindaco, di un video realizzato per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne. Nel filmato – diffuso sui social del Comune – il primo cittadino mette in scena alcune finte aggressioni, compreso il gesto di tirare i capelli a una donna, con l’obiettivo dichiarato di mostrare tecniche di autodifesa e suggerire comportamenti utili nelle situazioni di pericolo.

L’intenzione, nelle parole dell’amministrazione, era quella di “rendere più immediata e concreta l’educazione alla prevenzione”, ma il risultato ha scatenato reazioni durissime. Molti utenti e associazioni hanno criticato il tono del video, giudicandolo “inopportuno”, “spettacolarizzato” e “sbagliato nei tempi e nei modi”, soprattutto alla luce dei recenti casi di cronaca che hanno riportato l’attenzione sulla violenza contro le donne.

Nel filmato il sindaco alterna spiegazioni a dimostrazioni pratiche, imitando strattoni, prese al braccio e appunto l’azione di afferrare i capelli della donna, un gesto ritenuto particolarmente problematico dagli esperti, che hanno sottolineato come tali ricostruzioni possano risultare traumatiche per chi ha vissuto esperienze reali di violenza.

Opposta la difesa del primo cittadino, che ha parlato di “messaggio frainteso” e di un tentativo di comunicazione “diretto e comprensibile ai più giovani”. Le opposizioni in Consiglio comunale hanno annunciato un’interrogazione formale, chiedendo chiarimenti sui contenuti del video e sulle scelte comunicative della giunta.

La discussione è destinata a proseguire, in un contesto nazionale già estremamente sensibile al tema e dove ogni messaggio istituzionale viene analizzato al millimetro.