"Il virus Zika sta mutando per trasmettersi senza zanzare" - Affaritaliani.it

Cronache

"Il virus Zika sta mutando per trasmettersi senza zanzare"

di Lorenzo Lamperti
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Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologica clinica, Virologia e bio-emergenza dell'Ospedale Sacco di Milano, spiega in un'intervista ad Affaritaliani.it i rischi legati al virus Zika e illustra i possibili metodi di difesa.

Professoressa Gismondo, a oggi che cosa sappiamo del virus Zika?

Dal punto di vista del contagio sappiamo che esso esiste laddove si trova l'aedes aegypti. E' questo tipo di zanzara che lo trasmette. Al momento sappiamo che il virus ha bisogno di questo vettore per infettare l'uomo. Non esiste alcuna rilevazione di trasmissione dell'infezione da uomo a uomo per via aerea o cutanea.

In Texas però si è registrato il primo caso di trasmissione per via sessuale. E' così?

Sì, ci sono delle casistiche che fanno ipotizzare che la trasmissione possa avvenire anche per via sessuale.

Questo che cosa significherebbe?

Certamente sarebbe un fattore importante perché sarebbe la prova che il virus ha avuto delle mutazioni e che ha fatto un salto di qualità, potendo fare a meno della zanzara per trasmettersi. Ma siamo ancora nell'ambito delle ipotesi perché gli organismi internazionali non si sono ancora pronunciati circa possibilità di contagio per via sessuale. Un caso o due non fanno certo epidemiologia.

Quali precauzioni si possono prendere per evitare il contagio?

A oggi l'allerta ufficiale della conferenza dell'Oms non contiene nessuna restrizione sui viaggi. L'unica raccomandazione è quella di fare il test di gravidanza. Alcuni paesi come il Regno Unito hanno lanciato l'invito alle donne incinte che si sono recate nei luoghi dove si diffonde il virus di sottoporsi a un'ecografia per capire se il feto ha malformazioni.

Il legame tra virus Zika e microcefalia è acclarato?

A oggi è il rischio più alto comportato dal virus. Esistono 5-6 mila casi di bambini malati nati da madri presumibilmente infettate da Zika. Ancora a livello ufficiale l'attestazione del legame non c'è stata. Quello che preoccupa è la mutazione del virus.

A che cosa può essere dovuta questa mutazione?

Da un uso indiscriminato di insetticidi, dal clima che sta cambiando. Da un virus che portava solo una febbre cutanea e sporadicamente qualche altra complicazione risolvibile siamo passati a un agente patogeno per il feto, che è il rischio maggiore a oggi.

Quali precauzioni si possono prendere?

Per quanto riguarda il contagio sessuale ci andrei piano, ci sono solo uno o due casi. Oggi l'unica precauzione possibile è quella di usare insetto repellenti se si va nei paesi elencati sul sito dell'Oms. Questi insetto repellenti però bisogna anche imparare a usarli. Bisogna spruzzarli anche sui vestiti e su tutte le parti scoperte del corpo, comprese le caviglie. Non deve restare nemmeno un centimetro di pelle libero per questa zanzara.

L'Italia sta facendo abbastanza per informare i cittadini?

L'Italia, come tutte le altre nazioni, sta seguendo le indicazioni dell'Oms. Quindi da una parte nessuna restrizione ai viaggi e dall'altra attrezzare i centri di riferimento, come lo siamo noi al Sacco, per i test necessari sulle donne gravide di ritorno da quei paesi dove è diffuso il virus.