Culture
Anomalie, i versi di Francesco De Luca

Di Alessandra Peluso
Nasce “Anomalie”, una silloge di Francesco De Luca, edita da Terresommerse, generando pensieri tutt’altro che anomali. Emerge l’intensità del verso pari alla vita del giovane De Luca, trascorsa tra Oriente e Occidente, Cina e Roma. Capitali economiche culturali che tanto hanno insegnato a Francesco De Luca. E dopo lunghi anni trascorsi in Cina, ritorna il poeta nel suo vero luogo, quello dell’anima e lo raggiunge, regalandoci intense emozioni.
Il termine “Anomalie” deriva dal greco “α νόμος”, che significa senza leggi, irregolare ed è proprio così che si leggono le poesie di Francesco De Luca, in modo da evitare alcun dogma, alcuna costrizione, bensì versi liberi, come la sua anima, che danzano e volteggiano nel cielo sorridente.
Si percepisce la vita, la lotta tra l’io e il non io, tra sé e l’altro, nei quali ogni istante è ricordo, a volte nostalgico, altre volte doloroso come quando si legge: «La dolcezza dei loro baci è un veleno mortale. / Se n’assaggi una goccia ti necrofizza / membra e intelletto» (p. 61).
“Anomalie” comprende le poesie che intercorrono tra il 1998 e il 1999, tradotte da Joshua Rey Ramos, con la prefazione di Jim Loomis.
Francesco De Luca si mostra a chiunque voglia leggerlo animato da estrema sincerità, semplicemente leggero. E allora: «Gli occhi sono lunghi / lontani. / Pozze d’acqua che / rispecchiano l’anima. / Così freddi / così assolutamente / imprevedibili, così pericolosi. / Mai nessuno / ha voluto rivelarne il segreto / nascosto. / La paura di se stessi / la paura della verità / è più profonda / dell’oceano, del mare» (p. 101).
E così, dunque, senza paura, ci si accosta alla poesia, perché essa è compagnia fedele di vita, con la quale il sentimento deficitario della paura viene sconfitto dal coraggio e dalla forza. Ed è con la stessa attitudine che Francesco De Luca scrive “Anomalie”, penetrando le menti e gli animi di chi lo legge. Pertanto, chiunque voglia, può immaginarsi di “sedersi sulle spalle di un saggio, di un vecchio e andare via” libero di amare e di gustare la vita con saggezza.