Arnaldo Pomodoro ha definito l'arte della scultura in bronzo: chi continua la sua eredità? - Affaritaliani.it

Culture

Ultimo aggiornamento: 13:45

Arnaldo Pomodoro ha definito l'arte della scultura in bronzo: chi continua la sua eredità?

Dalle sue sfere nelle piazze del mondo alla Fondazione che ne custodisce l’anima artistica: Pomodoro ci lascia un’eredità fatta di materia, memoria e futuro

di Redazione

Arnaldo Pomodoro, lo scultore dell'infinito: l'eredità di un genio tra bronzo e visione

In tutto il mondo, dalle piazze italiane alle sedi istituzionali dell’ONU, le sfere di Arnaldo Pomodoro continuano a riflettere un mondo in apparenza perfetto, ma che si rompe e si rigenera. Anche gli ultimi saluti sono stati fatti, ed ora non ci rimane che la sua arte, la cui bellezza e valore inestimabile lo faranno vivere per sempre. Il noto scultore italiano amava lavorare con il bronzo. Per lui non era soltanto un materiale, ma era la linfa vitale dei suoi progetti, perché rappresentava una sostanza malleabile e dalla lunga storia, riuscendo così a coniugare perfettamente corpo e coscienza. Arnaldo Pomodoro è un grande orgoglio italiano, la sua arte è preziosa, simbolica e di grande significato ed entra di diritto nella storia dell’arte italiana. Ma chi potrà continuare la sua eredità?

Le opere più famose di Arnaldo Pomodoro

La carriera di Arnaldo Pomodoro è molto lunga, oltre sessant’anni, e in tutto questo tempo ha realizzato centinaia di opere, da piccole sculture a monumenti urbani che oggi si trovano in piazze, istituzioni e musei in tutto il mondo. Inoltre, con la sua Fondazione Arnaldo Pomodoro, ha avuto modo di entrare in contatto con il mondo dei videogame con Missione Pietrarubbia, non per creare semplicemente un’esperienza ludica come in un casinò online, ma per creare qualcosa che favorisca la cultura.

Sicuramente tra le sue opere più famose possiamo ritrovare la Sfera con Sfera, di cui esistono più versioni, che si trovano nei Musei Vaticani e nel quartier generale dell’ONU a New York. Un’altra celebre sfera poi è collocata davanti alla Farnesina ed è uno dei simboli della scultura contemporanea italiana, ovvero la Grande Sfera. Oltre alle sfere, l’artista si è cimentato anche nella creazione di colonne monumentali, come la Colonna del Viaggiatore, presente all’aeroporto di FIumicino a Roma e il Papyrus, collocata invece a Dublino e che richiama appunto gli antichi rotoli utilizzati per scrivere. Infine, un’altra opera famosa si trova a Brisbane, in Australia ed è un disco: il Disco Solare che riflette la luce dialogando con lo spazio urbano.

La vita dell’artista

Arnaldo Pomodoro nasce a Morciano di Romagna nel 1926. Formatosi inizialmente come geometra a Rimini, dove ha potuto affinare la sua precisione progettuale, si è trasferito poi a Pesaro, frequentando l’istituto d’arte e studiando design e scenografia. Questi primi anni di formazione hanno influenzato molto la carriera dell’artista, in quanto gli hanno permesso di coniugare rigore ingegneristico e sensibilità scultorea. Negli anni Cinquanta si trasferisce a Milano ed entra in contatto con i movimenti dell’arte sperimentale e astratta italiana. Fa ricerca sui materiali e sulle forme e fa conoscenza con altri grandi artisti d’avanguardia come Lucio Fontana e Enrico Baj. È proprio a Milano dove Arnaldo Pomodoro diventa un gigante della scultura e si afferma con il suo stile unico: inizia a scolpire le sue sfere, le sue colonne, i dischi, geometricamente perfetti ma squarciati, fratturati, come a evidenziare quanto questa perfezione dipenda da un meccanicismo segreto della materia.

Quale sarà l’eredità di Arnaldo Pomodoro?

A 99 anni, il noto scultore italiano ci ha lasciati, ma la sua eredità continuerà a vivere all’interno della sua Fondazione. Con essa, l'artista aveva avuto modo di interfacciarsi con tematiche alternative, come nel caso del videogame Missione Pietrarubbia: un percorso artistico, educativo e culturale. Fondata nel 1995, non è semplicemente nata con lo scopo di diffondere e custodire l’opera del maestro, ma si tratta di un vero e proprio laboratorio didattico aperto al pubblico.

Ospita frequenti mostre temporanee, incontri con artisti emergenti, ma soprattutto ha il chiaro obiettivo di utilizzare il mezzo dell’arte come strumento di dialogo, di conoscenza e di tensione sperimentale, elementi importanti che sono stati il succo dell’opera del maestro. Perciò, anche se non è più con noi, Arnaldo Pomodoro continua a esprimersi attraverso la sua fondazione, la quale porta avanti la sua volontà.