Dedicato agli economisti. Di Gianni Pardo. E non solo... Il botta e risposta - Affaritaliani.it

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Dedicato agli economisti. Di Gianni Pardo. E non solo... Il botta e risposta

Mi capita di inserire qualche articolo in un noto blog che si occupa di economia e di ricevere lì più giudizi taglienti e perfino insulti di quanti ne riceva altrove. La cosa non mi turba, naturalmente. Siamo in democrazia. Mi fa piuttosto uno speciale rimprovero, formulato più volte: i miei articoli non contengono né grafici né numeri. Mi si dice insomma che faccio letteratura. Illuminante al riguardo la nota finale di un signore che, dopo aver dato del cretino ignoto a Mark Twain, a me personalmente ha scritto: "Guardi, io degli scrittori, i filosofi e i poeti non ho nessuna stima, valgono tutti quanto il peggiore tra loro, dato che quel che scrivono è solo un puro passatempo senza alcun risvolto pratico e tangibile. … Morale, ideologia, valori... sono tutte componenti relative, per quanto osannate. E sicuro non mi faccio spiegare da uno che scrive pezzetti goliardici come cavolo si risolve un integrale". Lo stile è l'uomo, diceva Buffon (non il portiere, il grande naturalista francese): e per buon gusto non lo commenteremo. Infatti più interessante è l'idea secondo la quale ciò che scrivono i filosofi è "senza alcun risvolto pratico e tangibile". La tesi dimostra come si possa arrivare ad un alto livello di competenza nell'ambito degli integrali per poi dimostrare limiti prossimi all'incultura in altri campi.

Chi ha studiato, sa che la filosofia in origine comprendeva praticamente tutte le forme di conoscenza. Quando Empedocle diceva che gli elementi essenziali sono la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco, si poneva come un precursore di Mendeleev. Aristotele poi era un super-competente in tutti i campi, e in particolare nelle scienze naturali. È solo col tempo che dalla filosofia si sono staccate branche del sapere che oggi sembrano l'opposto di essa. E se ciò è avvenuto molto tardi, è proprio perché è stato necessario attendere che finisse l'ipnosi dell'autorità di Aristotele (ipse dixit), e si avesse il coraggio di volgersi, con Galileo, a un'altra teoria filosofica, quella che preferisce l'esperimento ripetibile alla teoria astratta. E infatti il cardinale Bellarmino non opponeva all'astronomo un diverso esperimento, ma la Bibbia. Troppa gente ignora che il metodo scientifico galileiano è nato come teoria ben prima che la scienza sua figlia cominciasse a raccogliere successi pratici. "Il risvolto più pratico e tangibile" del nostro progresso è dunque figlio della filosofia, non della pratica. Anche nel campo più precisamente economico l'influenza della "filosofia" è sempre stata molto forte. Le varie teorie - per esempio quella di Colbert - non sono figlie di un calcolo numerico. Si pensi alle interpretazioni - anche devianti - delle teorie di Keynes, che hanno influenzato la guida di intere nazioni. E che dire di quel filosofo di Treviri che aveva la pretesa di aver formulato una teoria scientifica, e che ha fatto più danni al mondo di una decina di carestie? Comunque rimane che le fondamenta stesse dell'economia sono opera di pensatori come Adam Smith, Ricardo, Stuart Mill. A proposito di numeri, ha scritto a suo tempo Sergio Ricossa (ora daranno del cretino anche a lui) che è ridicolo che gli economisti scrivano: "fra un anno il pil aumenterà del 2,1%". Con la presunzione del decimale.

Nella realtà i fatti si incaricano troppo spesso di smentire le previsioni dei luminari. Il numero sembra prova indiscutibile e in effetti lo è, date le premesse: ma sono le premesse ad essere discutibili. Se l'economia fosse quella scienza che alcuni credono, fatta di numeri, numeri, numeri, i risultati dovrebbero essere comprovati dai fatti e purtroppo non lo sono. Oggi lo dimostra la crisi di un intero continente. Questi cattedratici, questi consiglieri del principe, questi governanti illuminati ci hanno condotto ad una stagnazione da cui non si sa come uscire. Ciò dimostra quanto opinabili, e in fin dei conti "privi di risvolti pratici e tangibili", siano i loro metodi. Anche se vestiti di grafici e diagrammi. Per una scienza che si vuole "pratica", la mancanza di riscontri "pratici" è esiziale. E infatti si usa dire che, se gli investimenti in Borsa fossero decisi a caso da una scimmia, i risultati non sarebbero molto diversi da quelli ottenuti dai pagatissimi analisti economici. Sergio Ricossa - che diffidava dei numeri, soprattutto di quelli con la virgola - ha scritto che l'inaffidabilità della scienza economica è provata dal fatto che i professori universitari si accontentato del misero stipendio, mentre se fossero in grado di fare serie previsioni sul futuro investirebbero in Borsa e sarebbero miliardari. I competenti d'economia farebbero bene a rispettare un po' di più gli scrittori, i filosofi e, chissà, quelli che scrivono oroscopi: siamo nell'ambito delle opinioni.

Gianni Pardo, pardonuovo@myblog.it

LA REPLICA

Caro Gianni,

ci conosciamo ormai troppo bene e da anni per scritti interposti ... perché non approfitti della trasparenza della lista di diffusione e di certi interventi per dirne una delle mie "solite" da toscano....., concetti da te ben noti (rivolgendomi a coloro che probabilmente come apprezzano i tuoi testi e la tua penna).
Perdonami e perdonatemi tutti, di prendere il vostro tempo (durante queste vacanze).

(*) premetto che statisticamente condivido circa il 30% di cio' che Gianni scrive (e spesso sono in profondo disaccordo), ma ammiro la sua penna, e cio' che Gianni scrive mi obbliga comunque ad una riflessione sempre stimolante sulle ragioni del mio posizionamento (qualora sia differente).

 

Ecco qua (c'é ovviamente 'ironia toscana", ma anche del sinceramente sentito).


Il futuro del Mondo sarà in mano agli Ingegneri, ... o non "sarà" ...... gli Ingegneri il futuro non lo prevedono,  lo calcolano.
Fino ad oggi gli ingegneri si sono "occupati" di far crescere il mondo, a partire dai settori in cui si divertivano di più :
energia, trasporti, chimica, militari, architettura, spazio, medicina, agricoltura, informatica, genetica, storia (datazioni), geologia, ..... ma anche la finanza (economia) e trading (con modelli matematici spattacolari) etc etc etc.
C'é di tutto. La lista é quasi assoluta.
C'é anche la "Giustizia" direi, in quanto gli avvocati (che rispetto molto) in teoria sono anch'essi degli ingegneri, ingegneri del Diritto, il diritto essendo secondo me una Scienza molto regolamentata e rigorosa, più di quanto si crede o di quanto se ne sa in pubblico.
 
Mancano all'appello 3 settori : filosofia, religione e politica
La ragione é semplice : perché sono settori assai noiosi, per non dire spesso ciarlataneschi o folkloristici.
Purtroppo, come sempre, quando si trascura "qualcosa", senza affrontarne e risolverne i problemi potenziali o i rischi che puo' rappresentare, ecco che questo qualcosa (due settori  in particolare si rivelano perniciosi : religione e politica) va fuori controllo, creando problemi a non finire (incluso terrorismo,  corruzione e collegamenti malavitosi) ad un Mondo ormai molto molto tecnologico e complesso e regolamentato (come piace agli ingegneri), che queste stravaganze o questi rischi non puo' piu tollerare.

Il mondo é diventato troppo interdipendente e complesso, per potersi permettere che delle persone (sfuggite ai controlli) spesso del tutto incompetenti o ignoranti, ma che ahimé si prendono storicamente per dei semi-dei (più vicini a Dio intendo), ..... possano oggi essere liberi di fare dei disastri sproporzionati.

Mi spiego con un esempio :
Cito il il Costa Concordia che ad un miglio dall'isola del Giglio é ancora un Paradiso di piacere e tecnologia, 100 metri dopo il Giglio é una potenziale tragedia e devastazione senza soluzione.  Cito come rischio parallelo identico a venire le 30 Megalopoli di 30 milioni di abitanti (=1 miliardo di umani) come Shanghai, Mexico City, Buenos Aires, .....etc etc ....... che possono trasformarsi in pochi giorni in "cimiteri in situ" in caso di "black out energetico prolungato", o crisi finanziarie, o crisi belliche, con conseguenze tali da far passare la II (seconda) guerra mondiale come una piccola rissa da bar livornese.

I nostri mali sono noti :

MONDIALI
L'umanità é passata da 1 a 7 miliardi, e presto 9, in appena 100 anni. Siamo in troppi.
Malthus (un matematico del 1700) non da scampo ad una situazione del genere : per inadeguatezza delle risorse.
Certo, si é sbagliato una volta, ma non sbaglierà due volte.
Occorre veramente tornare ad essere 2-3 miliardi entro il 2100, pacificamente (con la ragione, ovvero tramite un figlio unico generalizzato),
prima che cio' accada comunque e inesorabilmente, nel dolore e nella devastazione (il recente scontro a Gaza, é una traccia del rischio che corriamo).

EUROPEI
L'Europa (il cui potenziale é meraviglioso), é diventato ormai un pollaio, con una serie di "galli locali" (e ancora ! .... probabilmente castrati ?) con lotte provinciali intestine inestricabili, allorché avrebbe urgente bisogno di un vero "Gallo" che ci porti fuori da questa situazione sempre più drammatica che rischia davvero di vederci affondare, per immobilismo, artrosi, incapacità perfino di riflettere (speriamo non sia ..... Alzhaimer ?).
La mia idea (due piccioni con una fava ?) é quella di togliere la Merkel (che ha certamente le palle di un gallo ... sotto !) dalla Germania, la quale se continua cosi porterà allo sfaldamento del Pollaio intero, e la metterei, con poteri straordinari, alla testa (imparziale) dell'Europa per far fronte all'Emergenza attuale : l'assenza di un "leader".

Ecco i nostri problemi :
Perché non siam popolo, perché .... siam divisi (come dice bene l'inno di Mameli, vale per l'Italia, ma anche per l'Europa)
Petrolio a prezzo manipolato a 110 $ (genera 2500 miliardi/anno per il mondo di profitti "indebiti" e liquidità monetarie incontrollabili, visto che il petrolio costa tuttora solo 20$). E' solo un cartello insopportabile in mano alla finanza, ... e l'Europa non ha Energia.
Carbone Cinese infinito (un vantaggio di 400 miliardi/anno sull'Europa) e una manodopera cinese/asiatica infinita a 3 $/ora (inutile perfino rifletterci ...noi siamo a 25-30 $ !!)
Eccesso ingenuo e unilaterale europeo (rispetto al pianeta) verso le costosissime energie verdi (e rifiuto del carbone ..... che costa 6 volte meno del petrolio)
Eccedenti commerciali eccessivi di Cina e .... Germania (+ 200 miliardi all'anno) : Cina e Germania devono aumentare i consumi interni.
Tasso di cambio dell'Euro a 1.4 (ora 1.33) diventato un tossico per i paesi del sud Europa. La Cina non puo' continuare a manipolare il tasso dello Yuan !
Paradisi fiscali (Svizzera come esempio faro) che alimentano evasione malavita e corruzione
ITALIANI
Pensioni ahimé eccessive e insostenibili (300 miliardi all'anno) vista la quantità e l'immortalità crescente dei pensionati
Spread (eccessivo fino a qualche mese fa) in un debito pubblico diventato stravagante (anche per via dell'evasione e la malagestione di politici inesistenti corrotti e incomptetenti).
Evasione e Svizzera (i paradisi in genere) che alimentano ogni sorta di affari sporchi e commistione fra politica e affari.
Sprechi eccessivi.
NB : l'Italia ha iniziato da anni la politica del figlio unico. Ahimé o la si applica globalmente, o i risultati di tale politica su una piccola area come l'Italia, sono evidenti : un semplice suicidio.


(Finanza)
La finanza (e l'economia) mi preoccupano meno, stranamente, ecco perché ........ :
Le regole (Basilea 2 e ora 3) sono operative (per le Banche) mondiali.
I mercati finanziari sono molto concorrenziali (troppo direi).
Le Società Industriali e Finanziarie sono soggette a controlli stretti e le regole esistono (IAS/IFRS) e Società molto forti certificano i bilanci mondiali.
Sempre più Società si specializzano nei "consigli" spesso appoggiandosi ai fondamentali.
Ripeto, occorre trasparenza bancaria verso i paradisi fiscali. Ma é più un problema politico.


L'individuo
E l'individuo in tutto cio' .......... ?
Certo, l'individuo ormai é poca cosa in tutto cio'.
Ma c'é una teoria "insolita" che puo' aiutare : l"effetto papillon" .... un battito di ali a casa mia puo' scatenare una tempesta in varie parti del Mondo.
Un ingegnere lo puo' confermare.


Enrico