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“E se mi comprassi una sedia?”: la sfida a “Quo Vado?” di Checco Zalone

Con “E se mi comprassi una sedia?”, parte da Napoli la sfida a “Quo Vado?” di Checco Zalone

Di Eduardo Cagnazzi

Con “E se mi comprassi una sedia?”, parte da Napoli la sfida a “Quo Vado?” di Checco Zalone. Con coraggio, irriverenza e un pizzico di provocazione, il film prova a competere con il fenomeno campione d’incassi, raccontando un pezzo d’Italia, quella della produzione cinematografica, i suoi bisogni ed i suoi sogni. Scritta, diretta e interpretata da Pasquale Falcone (“Amore con la S Maiuscola”, “Lista civica di provocazione”, “Io non ci casco”), la commedia mette in mostra la vetrina di quel sottobosco di produttori cinematografici e del mondo dello spettacolo privi di serietà, i sogni di artisti incompresi ed investitori occasionali che costituiscono il ventre molle del cinema italiano. Il film è impreziosito da tre citazioni, tratte dai film “Cosi parlò Bellavista”, “Miserie e Nobiltà” e da una citazione tratta da uno sketch di Massimo Troisi. “E se mi comprassi una sedia?” annovera un nutrito cast composto da Gianni Ferreri, Tano Mongelli, Fabio Massa, Elena Baldi, e può contare sulla partecipazione straordinaria di Benedetto Casillo e Sergio Solli di nuovo insieme dopo trentadue anni nel film di Luciano de Crescenzo, e quella amichevole di Nicola Acunzo, Salvatore Cantalupo, Rosaria De Cicco, Ernesto Lama e Pietro De Silva. Le musiche originali, dirette ed orchestrate da Sandro Di Stefano, danno ritmo alla pellicola grazie anche agli inediti “Samanta, ma con l’h” e “Checco pensaci tu”. Non si può lanciare una sfida a Zalone senza chiamarlo in causa. Ed è così che la sfida si tramuta in omaggio perché lo stesso Zalone comparirà in maniera “indiretta”, in una video intervista rilasciata alla trasmissione “Niente di Personale” condotta da Antonello Piroso su La7. Prodotto e distribuito da Nicola D’Auria per Pragma, il film sarà nei cinema dall’11 maggio. “Una commedia brillante anche un pò favola”, spiega il regista. “Un progetto, provocatorio e ambizioso figlio di una piccola produzione cinematografica. Un film libero di giocare con gli ingredienti del genere commedia, ma anche più vivo e meno scritto, più attento allo stile che alle tematiche, ai volti che ai tramonti.  Libero, e alla ricerca di nuove sperimentazioni, incurante delle convenzioni che separano il documentario dalla finzione, l’approccio realistico da quello concettuale, l’osservazione dall’interpretazione”.                                                                                                                                                                     Questa la breve sinossiDue produttori cinematografici, i fratelli Tavani, titolari di una piccola società di produzione cinematografica “Tavani Brass”, visto il successo ottenuto dai film di Checco Zalone, propongono a uno sconosciuto cantante partenopeo “Chicco Resina” di realizzare un film per intercettare in qualche modo la scia del successo del film campione d'incassi in Italia. Parte così da Napoli la sfida al film campione d'incassi. “Quo vado? Ha incassato oltre 65milioni di euro, ci vuole una settimana solo anche per pronunciare la parola, a noi basta incassare anche solo il 10%”, dice uno dei protagonisti, Gennaro Tavani (Ferreri), nei panni dello sceneggiatore e del produttore improvvisato. Riusciranno nell'impresa?