Gianni Mura, un libro sui valori dello sport. L'intervista - Affaritaliani.it

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Gianni Mura, un libro sui valori dello sport. L'intervista

Feltrinelli

Arriva in libreria "Tanti amori" di Gianni Mura (Feltrinelli Editore). Questo libro è il resoconto di una serie di conversazioni nelle quali il grande inviato e scrittore ha raccontato a Marco Manzoni cinquant'anni di giornalismo, cinquant'anni di incontri, cinquant'anni di vita. Il leitmotiv (che fa il verso all'epo, la droga più utilizzata nel ciclismo) è epu - vale a dire etica, passione, umanità. Un acronimo che racchiude l'essenza dello sport. E non solo dello sport. Il bel calcio, il ciclismo epico, l'impresa del più debole nascono da lì.

Come la bellezza dello sport: una bellezza che è insieme tecnica, estetica ed etica. Come la sua umanità: la speranza, il sogno, ma anche la fatica, la sofferenza e la sconfitta, che dello sport è la zona d'ombra.

Ma Gianni Mura ha tanti altri amori: la convivialità, la Francia, la canzone d'autore, i libri, la poesia, il teatro. Qui ci sono tutti, e ci sono gli uomini e le donne che ha incontrato. Siamo di fronte a un viaggio, ma sarebbe più esatto definirlo un tour. Che parte dal giornalismo sportivo, entra in una ballata di Léo Ferré, si profuma di zafferano, senza mai dimenticare i diritti civili.

Affaritaliani.it ha intervsitato l'autore.

gianni mura 500

 

Nel libro si parla diffusamente dei valori dello sport: l'etica, la bellezza, il sogno. Come si relazionano questi valori con la situazione concreta dello sport italiano? Al di là dei fenomeni più negativi (ultrà, calcioscommesse, doping) si intravedono alcuni segnali positivi?
                                                                                                                                                                                                                           
"L'etica ha vissuta giorni migliori, la bellezza è malvista o equivocata (bello è ciò che serve), il sogno è inflazionato ma, tutto sommato, del terzetto è quello che se la passa meglio".

Una parte del libro è dedicata all'Italia minore, la provincia del nostro Paese, dove accadono tanti piccoli fatti ma simbolicamente importanti.  Lei racconta tanti episodi e persone di quest'Italia che, nonostante tutto, si impegna per migliorare lo stato delle cose. Cosa può dire a riguardo nel momento presente di crisi economica e anche etica?

"Qualcosa di positivo si intravvede, ma precedenti ammissioni di questo tipo, fatte in passato, hanno fatto naufragio contro la cronaca. Con quello che succede intorno allo sport (tagli alla cultura, alla scuola) essere ottimisti non è consigliabile. La crisi economica ha due effetti opposti: aumenta l'egoismo oppure aumenta la solidarietà, che è poi alla base dello sport".

Nei tanti incontri che ha avuto - sportivi e non (per citarne alcuni: Enzo Biagi, Luigi Veronelli, Mariangela Melato, Enzo Jannacci) c'è, a suo parere, un fil rouge che li accomuna?

"Li univa la percezione degli altri, una forte carica di umanità".