Culture
Sorrentino vince il Golden Globe con La grande bellezza. Ora l'Oscar

Trionfo dell cinema italiano alla 71esima edizione dei Golden Globes. "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino si e' aggiudicato l'ambito premio di miglior film straniero. Il premio, assegnato dall'associazione dei critici della stampa straniera accreditati ad Hollywood, e' abitualmente considerato un auspicio per un possibile successo anche agli Oscar ed il film di Sorrentino ha gia' superato il primissimo ostacolo rientrando nella selezione di 9 film che poco prima della premiazione si ridurra' ai 5 che si contenderanno il premio il 2 marzo prossimo.
A ritirare il premio è stato il regista napoletano. Tra i tanti ringraziamenti agli attori, ai produttori e alla moglie, anche uno piu' patriottico e disincantato: "Grazie Italia, questo e' davvero un Paese ben strano ma bellisimo", ha dichiarato il registra prima di abbandonare il palco.
"La Grande Bellezza" ora si candida ancora più seriamente agli Oscar: in attesa di conoscere la cinquina definitiva dei film in nomination, il prossimo 16 gennaio, i bookie premiano la pellicola italiana, con l’Oscar per il Miglior film straniero bancato a 1,90. Dopo il successo di domenica, riporta Agipronews, si scommette anche sulla tripletta: aggiungere al Golden Globe anche l’Oscar e il britannico Bafta si gioca a 3,50.
Tv, premiato 'Breaking bad'. La sorpresa è 'Brooklyn nine-nine' - Nella categoria televisiva, alla 71esima edizione dei Golden Globes hanno trionfato il vecchio e il nuovo, una serie sperimentata come 'Breaking Bad' e 'Brooklyn Nine-Nine', alla sua prima stagione: insieme a 'Behind the Candelabra', tutte e tre le produzioni hanno incassato un duplice riconoscimento, aggiudicandosi tanto il premio nella categoria principale che quello per la migliore interpretazione. Alla 71esima edizione dei premi dell'Associazione Stampa Straniera di Hollywood, 'Breaking Bad' e' stato consacrato come migliore seria drammatica del 2013. Per la serie -che racconta la storia di un professore di chimica che diventa un narcotrafficante- si e' trattato del primo riconoscimento dopo tre nomination consecutive, un riconoscimento arrivato peraltro nell'anno in cui la serie, amata anche dal pubblico italiano, si e' congedata dal pubblico. Il suo protagonista, Bryan Cranston, ha raccolto il premio come miglior attore drammatico del piccolo schermo, il primo della sua carriera, dopo vari Emmy ricevuti per il suo cammeo di un improbabile boss della droga, Walter White. La vittoria di 'Breaking Bed' era piu' che prevedibile, come quella di "Behind the Candelabra' come miglior telefilm o miniserie: diretto da Steven Soderberg e' l'adattamento televisivo della vita del noto pianista di Las Vegas, Liberace, incarnato da Michael Douglas e che e' affiancato dal suo giovane amante, Matt Doman. Entrambi si disputavano la candidatura di miglior attore di telefilm o miniserie: alla fine il premio e' andato a quello piu' esperto, Douglas, che -a sentire le sue stesse parole- ha vinto semplicemente perche' aveva "piu' scene" nel lungometraggio. Meno attesa e' stata la vittoria di 'Brooklyn Nine-Nine' come miglior commedia televisiva, un riconoscimento che si contendeva con 'Girls', 'The Big Bang Theory', 'Modern Family' e 'Parks and Recreations'. 'Brooklyn Nine-Nine', una serie su un improbabile detective di polizia newyorkese e il suo capitano apertamente gay, era al debutto nelle nomination cosi' come il protagonista, Andy Samberg, che si e' portato a casa l'ambito premio come miglior attore di commedia.