Culture
Il filosofo Giorello a Trento e Rovereto con Topolino
Due incontri con il filosofo e divulgatore Giulio Giorello a cura del Comitato Laici per i Diritti Civili del Trentino: il primo di Giovedì 17 ottobre in collaborazione con il Muse di Trento ed il secondo venerdì 18 ottobre con la Biblioteca Civica di Rovereto. Giulio Giorello sarà infatti a Trento al Muse, giovedì 17 ottobre alle 20.45, per presentare il libro "La lezione di Martini", il confronto di un Filosofo della Scienza ateo, con il cardinal Martini, un alto prelato che ha fatto del dialogo intransigente la cifra del proprio apostolato. Venerdì 18 ottobre, il filosofo, membro onorario del Comitato, sarà invece alla Biblioteca Civiva G. Tartarotti di Rovereto alle 18.00, presso il Polo Culturale di c.so Bettini 43, con "La filosofia di Topolino", dove Giorello si diverte ad osservare uno dei secoli più affascinanti delle storia dell'uomo (il nostro), attraverso la lente, talvolta disincantata, a tratti tenera e rassicurante, del più famoso eroe dei cartoons di Walt Disney.

Il secolo dei Lumi fu turbato da una provocante filosofa in gonnella, tale Thérèse Philosophe, nata dalla fantasia di Denis Diderot. Il Novecento - il secolo dei totalitarismi, ma anche delle più affascinanti scoperte della scienza, dalla relatività di Einstein alla doppia elica del dna - ha avuto il suo più provocante filosofo in un Topo che, per spregiudicatezza nell'attraversare i confini delle discipline e mettere in discussione la costellazione dei pregiudizi stabiliti, non ha nulla da invidiare a Bertrand Russell, Karl Popper o Martin Heidegger. Così il filosofo della scienza Giulio Giorello, insieme a Ilaria Cozzaglio, giovane filosofa dell'Università Vita-Salute San Raffaele, specializzata in dottrine politiche e analisi dei simboli del potere, si dedica a Mickey Mouse (Topolino per noi), virando (inaspettatamente?) sulla pop-filosofia.
Nel libro edito da Guanda "La filosofia di Topolino" si spiega come il piccolo topo saggio sia una figura illuminante e straordinariamente anticipatrice dei problemi dell'attualità: dagli anni Trenta agli anni Cinquanta, ha vissuto le più affascinanti avventure e affrontato quesiti come la terribile libertà del "quarto potere", gli ambigui prodigi della scienza asservita alla guerra, l'impossibilità della giustizia e la difficoltà di trattare con le culture "altre", per non dire le sfumate regioni del mito o dell'aldilà. Altro che il Topolino tutto legge e ordine, collaboratore della polizia. È, invece, un ribelle capace di battersi contro ogni forma di prevaricazione, anche se l'esito non è sempre la vittoria. Quello che Walt Disney e i suoi collaboratori ci consegnano alla fine di ogni episodio è un Topo sempre più incerto e problematico sulla natura dell'universo e lo stesso complesso mondo di Uomini e topi. Ma proprio per questo continua ad affascinare, perché la ricerca, come l'avventura, non ha fine. E non è tutto. Il fatto che un filosofo come Giorello scriva un libro interamente dedicato a un fumetto, per qualcuno è il segno che anche la filosofia sta cambiando e le icone pop diventano riferimenti sempre più importanti.