Il raffinato giallo bretone dell'autore misterioso... - Affaritaliani.it

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Il raffinato giallo bretone dell'autore misterioso...

 

Piemme

 

 

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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

Come non affezionarsi al commissario Dupin e all'atmosfera da giallo "classico" di "Natura morta in riva al mare", il raffinato noir firmato da Jean-Luc Bannalec, pseudonimo di un autore che vive tra la Germania e il Finistère meridionale, che ora Piemme porta nelle librerie italiane? E come non apprezzare l'ambientazione bretone di questo romanzo perfettamente costruito, senza cali nella trama e nel ritmo, e anzi ricco di personaggi mai banali e di passaggi (e dialoghi) di elegante ironia.

Il parigino Dupin, scapolo, all'acqua preferisce i caffè, e non può saltare uno spuntino senza che la testa cominci a girare. Nonostante sia stato trasferito in Bretagna ormai da tempo (a Parigi il suo "temperamento" gli ha causato qualche problema, ma adesso finalmente ha imparato a controllarsi...) i bretoni non lo considerano ancora in grado di comprendere la loro "unicità". Il romanzo entra nel vivo con il ritrovamento del cadavere del 91enne Pierre-Louis Pennec, proprietario del mitico Hotel Central, in cui soggiornò, tra gli altri Paul Gauguin (e infatti nel bel libro del nostro autore misterioso l'arte e la Scuola di Pont-Aven giocheranno un ruolo per nulla secondario). Le indagini del commissario Dupin (che non avendo una gran memoria prende di continuo confusissimi appunti) e della sua giovane squadra all'inizio saranno condizionate anche dalle pressioni delle preoccupatissime autorità locali:  in Bretagna, infatti, la stagione estiva sta per entrare nel vivo e le autorità locali temono che quest'incidente possa comprometterla. Ma dopo le titubanze iniziali, il quadro inizierà a chiarirsi, come nei migliori gialli...