In nave dall'Europa al Brasile sulla rotta di Leopoldina D'Asburgo
Il progetto dell'artista Mariagrazia Pontorno, che il prossimo 28 dicembre partirà da Anversa alla volta di Rio. Proprio come 200 anni fa Leopolda D'Asburgo
Mariagrazia Pontorno: dall'Europa al Brasile in nave seguendo la rotta dell'arciduchessa Leopoldina d'Asburgo
Un viaggio dall’Europa al Brasile per ripercorrere dopo 200 anni le orme dell’arciduchessa Leopoldina d’Asburgo. E’ il progetto dell’artista Mariagrazia Pontorno che il prossimo 28 dicembre si imbarcherà ad Anversa in Belgio per arrivare il 21 gennaio al porto di Rio De Janeiro. L’idea è quella di invitare artisti e scienziati a partecipare al viaggio attraverso le loro opere che ogni giorno saranno inserite sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/everythingiknow.artproject/ e su quella Instagram @everythingiknow.artproject. I contenuti forniti dall’equipaggio virtuale saranno discussi durante le tre settimane di navigazione, così da inquadrare da un punto di vista artistico ed estetico temi che riguardano il rapporto arte-scienza e le dinamiche storiche, ambientali, botaniche e culturali del Brasile contemporaneo. Dopo la partenza da Anversa il viaggio di Mariagrazia farà tappa ad Amburgo il 2 gennaio, poi Dakar il 10, Vitoria il 19 fino ad arrivare a Rio De Janeiro il prossimo 21 gennaio. Tutte le attività svolte sulla nave saranno documentate attraverso materiali audiovisivi, cartacei, e un video diario di bordo che diverranno oggetto di una esposizione in Brasile. Le curatrici sono Elena Giulia Abbiatici e Silvana Vassallo, il progetto è sostenuto dalla collezionista Ines Musumeci Greco e dalla galleria Passaggi di Pisa.
Lo spirito del viaggio 200 anni dopo Leopoldina
Nell’anno delle celebrazioni del bicentenario della spedizione a Rio de Janeiro, il viaggio si propone di rivivere la traversata transoceanica con lo stesso spirito di esplorazione e conoscenza che caratterizzarono la natura di Leopoldina. Nel 1817 l’arciduchessa intraprese una traversata verso Rio de Janeiro per sposare Don Pedro di Bragança, principe ereditario del Brasile e del Portogallo. Ad accompagnarla alcuni scienziati, botanici, tassidermisti, pittori e paesaggisti incaricati di compiere studi e ricerche nel territorio brasiliano. Una volta sposata divenne una figura chiave nella storia politica e culturale del Brasile, promuovendo scambi tra il vecchio e il nuovo mondo, giocando inoltre un ruolo significativo nel processo di indipendenza del Brasile dal Portogallo.
L’elenco delle opere d’arte in viaggio
Mariagrazia Pontorno avrà con sé diverse opere di artisti che hanno aderito alla sua iniziativa. L’elenco è lungo ed in continua evoluzione: Paolo Cardoni ha mandato una speciale vignetta di Sasà in viaggio sulla nave cargo, Andrea Agnello ha spedito un racconto inedito che parla di un viaggio sul lago Balaton; Davide Dormino ha prodotto appositamente una scultura intitolata “Atlante”, che riprende la forma della omonima vertebra ma ha anche chiari rimandi mitologici e metaforici; Valerio Eletti ha inviato la voce “Complessità” scritta per la Treccani, con una speciale introduzione dedicata alla felce come esempio di frattale; Paolo Inglese offrirà un training presso l’Orto Botanico di Palermo; Mariana Ferratto ha prodotto un video “Senza Titolo Progressivo” legato all’identità della donna; Sara Enrico ha dato una stampa digitale su seta, esito di un processo che configura l’opera d’arte come attivatore di discussione; Luciano Toriello ha fornito un video inedito dedicato al rito del Sacro Daime; Alex Infascelli consegnerà un frammento del documentario “S is for Stanley”, trent’anni al volante (e in viaggio) per Stanley Kubrick; Silvia Bordini ha donato una serie di scatti di gabbiani in volo; Cesare Pietroiusti ha affidato un pensiero da estendere anche all’equipaggio della nave; Pier Giorgio de Pinto ha inviato un’opera intitolata “Influenze tecnico scientifiche dell’uomo sugli elementi naturali prodotti dalla Natura”; Marco Neri ha inviato un collage su francobollo, A.B.J.A, parte di una serie dedicata a Bas Jan Ader, che provò a raggiungere l’Olanda dalle coste dell’America su una piccola barchetta a vela, scomparendo nell’oceano. Non hanno voluto mancare all’appuntamento anche Domenico Quaranta con “Una modesta proposta per un bestiario del XXI secolo”, testo sull’uso artistico delle biotecnologie; Elena Giulia Rossi leggerà da Roma dei testi di Timothy Morton in contemporanea con Mariagrazia Pontorno a bordo della nave; Bianco e Valente hanno mandato una delle foto di backstage di “Linea di costa”, un lavoro che portano avanti da tempo attraverso l’azione di ricucitura della terra al mare e l’accostamento simbolico dei due lembi di territorio che l’uomo ha scelto di dividere istituendo confini arbitrari. Un viaggio che sarà anche virtuale grazie agli aggiornamenti in tempo reale durante i giorni di navigazione sulle pagine Facebook e Instagram.
“Nello spirito di Leopoldina vorrei rendere un omaggio alla conoscenza, ai traguardi e alla raffinatezza della mente umana – afferma Mariagrazia Pontorno - perché credo che in tempi così difficili sia uno dei modi più silenziosi ma efficaci da contrapporre alle derive del pensiero”.
Come è nato il progetto
Il progetto di Mariagrazia Pontorno nasce quasi per caso nel 2012, in occasione di un lavoro legato all’orto Botanico di Pisa. Uno scambio di battute tra Silvana Vassallo, direttrice della Galleria Passaggi e Leonardo Cocchi, studioso dell’università di Pisa, nato proprio a Rio dietro l’Orto Botanico, portò a ricordare il viaggio di Leopoldina d’Asburgo. A quella storica traversata partecipò anche Giuseppe Raddi, naturalista che in Brasile scoprì duecento nuove varietà di felci oggi custodite presso l’Orto Botanico di Pisa. Il compito di Mariagrazia Pontorno, che sarà accompagnata in viaggio da Silvana Vassallo, è quello di rivisitare in chiave contemporanea quella spedizione conoscitiva. Grazie all’aiuto di Ines Musumeci Greco il progetto è stato proposto a Renata Junqueira Azevedo, curatrice brasiliana che ha consentito l’esposizione per un ponte, non solo ideale, tra Europa e Sud America. Infine una piccola curiosità: il diario di bordo sarà una agendina Moleskine che al termine del viaggio diventerà una nuova opera d’arte. Verrà consegnata alla Moleskine Foundation che ha dato il via libera alla esposizione.
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