Culture
Napoli, qui Algeria e Italia si incontrano. La mostra
Mese della cultura algerina a Napoli. "Algeria Terra Infinita. Nomadismo di pensiero e di cuore"






Si avviano al termine gli appuntamenti che in questo mese hanno consentito ai napoletani, e non solo, di conoscere a tutto tondo l’Algeria, così lontana ma al tempo stesso tanto vicina a noi.
Il 2 marzo si è aperta la collettiva d'arte al Castel dell'Ovo dal tema: "Algeria Terra Infinita - Nomadismo di Pensiero e di Cuore", dando l’avvio al mese della cultura algerina promosso dall'ambasciata dell'Algeria in Italia e patrocinata dal Comune di Napoli. Dedicata ai paesaggi e alle figure dell’Algeria, terra di deserto e di oasi, di storia e di tradizioni millenarie, madre del berbero sant’Agostino e dello scrittore Albert Camus. La mostra è stata inaugurata dal Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito, con l’intervento di Abdelhamid Senouci Bereksi, ambasciatore della Repubblica Algerina in Italia,
La rassegna, organizzata in collaborazione con l'assessorato alla Cultura e al Turismo, raccoglie le opere di nove artisti, otto algerini e un'italiana, Anna Shamira Minozzi, e sarà visitabile fino al 26 marzo. Molteplici gli eventi che in questo mese di marzo si sono avvicendati:
il 15 marzo al Maschio Angioino la conferenza dell’Architetto Pietro Laureano (fondatore IPOGEA e consulente UNESCO per gli ecosistemi in pericolo) dal tema: “Il Sahara algerino: Patrimoni rupestri e oasi”; Venerdì al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) la conferenza del Prof. Vittorino Grossi dell’Istituto Patristico Agustinianum di Roma su: “L’anima dell’Algeria: il berbero Agostino d’Ippona” e dopo la conversazione della Prof.ssa Nadjia Kebour dell’Università Alma Studiorum di Ravenna su: “L’aspirazione alla perfezione dell’uomo in Agostino”. Sabato 17, sempre al Maschio Angioino, il concerto di musiche e canti dell’Algeria e del Mediterraneo del gruppo musicale Beyond Borders Ensemble, diretto dall’algerino Mehdi Elias Baba-Ameur Violoncello (Algeria), e composto da: Dahlah Lee Violino (Corea del Sud) Reza Mouhsenipour Tar (Iran) Hamid Mouhsenipour Percussioni (Iran) e Valeria Villeggia Arpa e voce
(Italia). Sempre sabato 17 al Maschio Angioino la conferenza di Riccardo Nicola, autore del romanzo: “Alì Piccinin. Un Mortegiano Pascià di Algeri”. Lunedì 19 al PAN la proiezione del film “Profumi d’Algeri” di Vittorio Storaro, della Rachid Benhadj Cinematografia. Per concludere martedì 20 alle ore 16 al Maschio Angioino l’Osservatorio Comunale sui siti UNESCO e il CNR presentano l’intervento del Consigliere Elena Coccia e del Ricercatore ISSM/CNR Roberta Varriale: “Napoli Algeria: Siti UNESCO. Tutela e rilancio dei patrimoni storici”. L'incontro a Napoli tra Algeria e Italia è stato concepito per favorire l'amicizia e la cooperazione tra i Paesi del Mediterraneo, con momenti di approfondimento sia in campo culturale, che in campo economico, come l'incontro promosso dalla Camera di Commercio insieme al Consiglio comunale di Napoli, per favorire la conoscenza e la collaborazione tra gli operatori economici algerini e italiani. Dunque forme ed immagini pensiero e cuore, due terre da sempre vicine nei linguaggi artistici e nella loro storia.