Culture
Nesi, uno scrittore in Parlamento. Tra i 'grillini' una poetessa. Alla Camera anche l'editor Romano. Ma...
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di Antonio Prudenzano
su Twitter: @PrudenzanoAnton

Nonostante il risultato non entusiasmante di “Scelta civica con Monti”, lo scrittore Edoardo Nesi, candidato in Toscana, entrerà nel prossimo Parlamento (già marchiato come "ingovernabile"): sarà deputato. In campagna elettorale Nesi (con un passato da imprenditore, oltre che da assessore provinciale nella sua Prato) ha puntato sul low profile, non concedendo interviste e non partecipando ai talk show politici. Va aggiunto che è stato eletto alla Camera anche il suo compagno di partito Andrea Romano, direttore dell'associazione Italia Futura e responsabile della saggistica Marsilio, con un passato all’Einaudi.


SCRITTORI IN PARLAMENTO, CHI ENTRA E CHI ESCE… - Per uno scrittore che ha deciso di non ricandidarsi in Senato (Gianrico Carofiglio, qui l’intervista che l’ex magistrato ha concesso l’altro ieri ad Affaritaliani.it), nel Parlamento più giovane di sempre (e con una donna ogni tre eletti) entrano dunque uno scrittore premio Strega e un editor. Giornalisti a parte (la categoria, si sa, “ha la candidatura facile” e, allo stesso tempo, ama pubblicare saggi, libri-inchiesta e ultimamente anche romanzi...) nel nuovo Parlamento non ci sarà il fondatore del Pd Walter Veltroni, che ora si dedicherà soprattutto alla scrittura. Ci sarà, invece, il collega di partito (e romanziere per Bompiani) Dario Franceschini, esponente di punta el Pd.

LA DELUSIONE DI BARICCO - Nei mesi scorsi ha invece detto no alla candidatura lo scrittore di professione Alessandro Baricco, che ha sostenuto Renzi durante la sua campagna elettorale per le Primarie del Pd. Stamattina, su Repubblica, Baricco ha manifestato tutta la sua delusione: "Si è persa un'occasione storica perché il partito (il Pd, ndr) è stato sordo... Bersani ha mandato la Finocchiaro in tv a dire frasi che la gente normale non direbbe mai... Le Primarie sono state una prova di forza ma nessuno ha voluto ascoltare lo sfinimento e la rabbia per un certo modo di fare politica...". E si è detto curioso di vedere cosa farà ora Renzi: "Lui ha scelto la strada della lealtà, e oggi la lealtà impone di dire che ci vogliono facce nuove...".

I DUBBI DI UNA PARTE DEI LETTORI DELL’EX IMPRENDITORE DI PRATO – Tornando a Nesi, nelle scorse settimane su Twitter e Facebook non erano mancate le critiche alla decisione di di candidarsi a sostegno di Monti. Non tutti i lettori che lo hanno apprezzato per “Storia della mia gente” (Premio Strega 2011) e “Le nostre vite senza ieri” (entrambi pubblicati da Bompiani) hanno infatti condiviso la sua scelta, e lo scrittore, sempre sui social network, ha risposto così alle critiche: “Non è con i libri che si difende la piccola impresa, e gli artigiani, e tutte le persone che ci lavorano. Coi libri si solleva il problema, si urla, ci si fa sentire, ma poi si finisce per rimanere attoniti davanti allo schermo del computer, a ricevere complimenti ed elogi e a vedere lo sfacelo continuare. Non ce la facevo più. Mi candido per combattere lo sfacelo. Sarà il tempo a dire se ho fatto bene o no, se ho scelto la parte giusta o no. Come sempre, del resto, nella vita”. Dopo l’ufficializzazione dell’elezioni, Nesi ha ringraziato i fan su Facebook, e ha scritto: “Sono onorato e felice, spero di meritarmelo”. Ricevendo tanti complimenti.

NESI A KANSAS CITY NEL WEEKEND ELETTORALE… - Tra l’altro, come lui stesso ha rivelato su Twitter, Nesi non era in Italia durante il weekend elettorale (“Lo so, sembra un film di Alberto Sordi…”, ha ironizzato), ma per impegni presi prima di decidere di candidarsi si è dovuto recare a Kansas City per presentare il suo “Storia della mia gente” ai librai indipendenti americani, “gente fantastica, come tutti i piccoli librai del mondo”. Ha anche spiegato (su Facebook): “Per la prima volta non ho votato”.


CON GRILLO UNA POETESSA E UNA COLLABORATRICE DEL MULINO - E tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle, invece, ci sono "letterati"? Di sicuro c'è una poetessa. Si chiama Paola Taverna (nella foto a destra, ndr), ha 43 anni, fa l'impiegata ma ama scrivere sonetti in romanesco, per altro molto apprezzati. Tra le elette del Movimento più attente ai temi della cultura troviamo anche la 27enne Laura Chimenti (laurea in filosofia, dottorato di ricerca in italianistica, insegnante alle Medie); mentre il 42enne Alberto Airola, operatore tele-cinematografico, si definisce un "operaio della cultura". Nella sua dichiarazione d'intenti, tra l'altro, punta a "integrare turismo, cultura e istruzione". Impareremo poi a conoscere la 42enne bolognese Michela Montevecchi (nella foto a sinistra, ndr), insegnante, traduttrice e collaboratrice della prestigiosa casa editrice Il Mulino. Sarà al Senato.
Insomma, tra Montecitorio e Palazzo Madama non mancheranno i rappresentati del variegato mondo dei libri. Si impegneranno per difendere dalla crisi l'editoria libraria, per quel che è possibile? E soprattutto: contribuiranno a placare gli animi in queste ore di confusione?