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Culture
"Un disastro chiamato amore": romanzo d’esordio di Chiara Giacobelli

È uscito il 14 luglio in tutte le librerie d’Italia il romanzo d’esordio di Chiara Giacobelli (collaboratrice di Affaritaliani.it), suo decimo libro pubblicato, dal titolo “Un disastro chiamato amore”, edito da Leggereditore del gruppo Fanucci. Si tratta di una commedia adatta per essere portata in vacanza questa estate, un romanzo da leggere tutto d’un fiato sotto l’ombrellone, per sognare, ridere, innamorarsi, e incuriosirsi di fronte ai mille misteri che la storia nasconde.

Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip”, ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata.

Abbiamo intervistato l’autrice per saperne di più.

Chiara perché dovremmo correre in libreria per comprare questo romanzo?

“Per ridere e sorridere, attività troppo poco praticate al giorno d’oggi, persi nel tran tran quotidiano. Stanno per arrivare le vacanze, quindi è il momento migliore per rilassarsi e immergersi in una storia che mette insieme tanti aspetti diversi: l’ironia, la suspense, un piccolo giallo con diversi misteri da risolvere e profonde storie d’amore che si intrecciano tra loro. Insomma, un romanzo leggero e divertente che può avere tuttavia anche chiavi di lettura più profonde”.

Qualche esempio?

“Innanzitutto il concetto già accennato della terapia del sorriso, che può essere applicata non soltanto alle avversità della vita o alla quotidianità, ma anche in ambito medico. Ho trascorso parecchio tempo a stretto contatto con l’Ospedale Meyer di Firenze e la Tribù dei Nasi Rossi di Arezzo, dai quali ho imparato a stemperare l’ipocondria e i drammi che inevitabilmente la vita ci riserva attraverso una visione diversa, che dovrebbe essere più conosciuta e studiata in Italia. Queste persone sono i miei punti di riferimento.

Un altro elemento importante è la connotazione positiva del personaggio maschile, un po’ controtendenza rispetto alla moda del momento; in particolare, la Fondazione di cui è presidente è ispirata liberamente all’Audrey Hepburn Children’s Fund e qui viene fuori il tema della solidarietà.

Infine, dietro alla stesura di questa commedia all’apparenza easy c’è tanta cultura, vissuta anche in prima persona. Molti episodi sono infatti il frutto di miei accurati studi o a volte di preziosi incontri personali con personaggi di rilievo come Maria Luisa Spaziani, Rossana Podestà e Walter Bonatti, Marta Marzotto, i figli di Audrey Hepburn, Ettore Scola e i figli dei maestri della Commedia all’Italiana”.

Come è nato questo libro?

“È stata appunto la mia terapia durante una lunga malattia, a cominciare dal sorriso. Non so se, in caso contrario, avrei mai scritto una commedia, ma sono felice di averlo fatto. A volte occorre essere leggeri nella vita! Qui dentro c’è tutto: divertimento e profondità, mistero e amore, tanti spunti presi dalla realtà, il potere della fantasia e un vago rimando a me stessa per quanto riguarda la protagonista femminile. Vi assicuro che tutte le gaffe di Vivienne mi sono accadute davvero!”

Prossime presentazioni?

“Dopo la prima ufficiale a Firenze, il 29 luglio sarò ad Ancona in collaborazione con il Museo del Giocattolo e il Caffè Letterario Anconitano insieme al giornalista della Rai Massimo Veneziani e alla speaker di Radiostudio24 Michela Mazzarini. Il 31 sarò invece a San Benedetto in collaborazione con il Caffè Letterario di San Benedetto presso i Bagni Andrea di Sandro Assenti. E poi ad agosto sveleremo le nuove tappe.”

Dove possiamo seguirti?

“Su Facebook ci sono ben due profili a mio nome e la pagina apposita con il titolo del libro. Inoltre mi trovate anche su Twitter, LinkedIn e sul mio sito www.chiaragiacobelli.com”.

Info: www.fanucci.it

Tags:
"un disastro chiamato amore" chiara giacobelli





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