Culture
Un Paese senza leader, l'esordio di Fontana in libreria. Rosica de Bortoli
Il direttore del CorSera si chiede se oggi ci sia un leader che sappia eliminare odi e rivalità per mettersi davvero al servizio del nostro Paese
Dopo anni di esperienza come editorialista e direttore del quotidiano di via Solferino, Luciano Fontana arriva per la prima volta in libreria con un saggio sulla classe politica italiana e sulla sua inaffidabilità. Partiti che si sgretolano, gruppi politici allo sbando e leader che nel giro di pochi mesi compiono un'inarrestabile ascesa e una rovinosa caduta: queste le pietre angolari di "Un paese senza leader".
Nei venticinque anni della Seconda Repubblica, gli italiani hanno vissuto il crollo di tutti i tradizionali fronti politici. Luciano Fontana, che ha preso le redini del quotidiano di via Solferino dopo l'uscita di Ferruccio de Bortoli (per il primo libro del giornalista di Frosinone l'ex direttore rosica, dicono le malelingue), coglie le tensioni generate da queste dinamiche e traccia una panoramica dell'attuale politica italiana: dagli errori della sinistra alla scissione del PD, dalla caduta e rinascita di Berlusconi alle nuove spinte del Centrodestra, dai nuovi esponenti del M5S alla svolta nazionalista della Lega Nord.
In un'analisi a tutto campo della controversa politica italiana, e con ritratti inediti di personalità che ha conosciuto da vicino (da Berlusconi a Renzi, da Salvini a Grillo, da D'Alema a Veltroni e Prodi), Fontana si chiede se sia possibile ricostruire un corpo di rappresentanza all’altezza della situazione. E soprattutto se ci sia oggi un leader che sappia eliminare odi e rivalità per mettersi davvero al servizio del nostro Paese.