Vinicio Capossela messo in scatola: 4 opere per un ritratto inedito - Affaritaliani.it

Culture

Vinicio Capossela messo in scatola: 4 opere per un ritratto inedito

Reduce dal doppio album Canzoni della Cupa e in giro per l’Italia con il relativo tour, il cantautore festeggia i 25 anni di attività con il bel box Vinic-io

Di Raffaello Carabini

Chi ha presenziato ai formidabili concerti romano e milanese di Vinicio Capossela di questi giorni ha probabilmente già avuto la possibilità di intravvederla: la bellissima scatola Vinic-io, dallo spettacolare contenuto. Il libro di immagini che spaziano dagli anni 90 a oggi Tutto è bene quel che non finisce mai, firmato dal fotografo Valerio Spada, fedele testimone del persorco caposseliano e insignito nel 2013 del prestigioso Guggenheim Fellowship Award for Creative Arts; due flipbook che riproducono su carta altrettanti video super 8 d’epoca (Milano, lo Smeraldo e la Stazione Centrale e Tucson-Calitri); 15 cartoline di formato panoramico, ciascuna con una frase del racconto inedito di Vinicio riprodotto per intero sulla scatola; un poster con tutte le immagini dei libri.

L’oggetto-libro-raffigurazione-documento sarà in vendita nelle librerie dal 14 luglio (euro 49, editore Skira) ed è un omaggio alle nozze d’argento con la musica di questo artista girovago, nato ad Hannover ma di discendenza irpina, da sempre intento a incrociare le vie sonore delle popolazioni più ai margini, soprattutto del sud del nostro Paese e del mondo tutto, con il rock e il pop d’autore.

A questo prima tranche estiva del tour, denominata “Polvere”, più, come dice Vinicio, “ancestrale, arcaica, folk: serenate e ballate, fiesta e la mitologia”, seguirà nei teatri la fase autunnale, chiamata “Ombra”, più interiore e raccolta, ma sempre ricca di mille sfaccettature come è l’espressività di questo globetrotter della musica italiana, nonché abile incursore in ambito televisivo, letterario e cinematografico.