Economia
Accordo governo-Stellantis: "Un milione di veicoli prodotti in Italia"

Il settore in Italia vale circa 250 miliardi di euro, con la componentistica che da sola ammonta a 90 miliardi, secondo Anfia
Stellantis, accordo con il governo per produrre un milione di veicoli in Italia entro il 2030
Governo e Stellantis hanno delineato chiaramente le basi per un Patto sull'automobile. Questo programma sarà elaborato in collaborazione con i sindacati, i rappresentanti dell'indotto automobilistico dell'Anfia e i governatori delle regioni in cui il gruppo, guidato dall'amministratore delegato Carlos Tavares, ha le sue fabbriche. L'incontro è previsto per il 6 dicembre a Roma presso Palazzo Piacentini, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Per la prima volta, si mira a un accordo completo con l'obiettivo, dichiarato più volte dal ministro Adolfo Urso, di tornare a produrre in Italia un milione di veicoli. Tra il governo e Stellantis, gruppo partecipato da Exor che controlla anche Repubblica attraverso Gedi, c'è un accordo sui punti fondamentali da discutere con gli altri attori del settore: i tempi per raggiungere il milione di veicoli, tra il 2028 e il 2030, e la possibilità di rivedere i programmi produttivi, considerando l'introduzione di nuovi modelli elettrici con impatti positivi sulla catena di approvvigionamento e sull'occupazione.
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La discussione è iniziata a luglio, quando l'amministratore delegato Tavares ha incontrato Urso al ministero, e ha proseguito con trattative altalenanti, culminate nella creazione del tavolo di sviluppo dell'industria automobilistica. Il ministro Urso sottolinea l'importanza di questo momento come "un punto di svolta importante", indicando la necessità di un tavolo di confronto di sistema per invertire la tendenza al declino nella produzione nazionale e puntare a un milione di veicoli per mantenere e rinnovare gli stabilimenti di Stellantis in Italia. Stellantis presenta condizioni, o "fattori abilitanti", per raggiungere l'obiettivo. Questi includono il rinvio o la rimozione della normativa Euro 7 che potrebbe ostacolare la produzione di modelli accessibili in Italia, la ridefinizione degli incentivi per i veicoli elettrici, lo sviluppo della rete di ricarica e il miglioramento del costo dell'energia per sostenere Stellantis e i fornitori italiani. Il settore in Italia vale circa 250 miliardi di euro, con la componentistica che da sola ammonta a 90 miliardi, secondo Anfia.
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Sui criteri Euro 7, alla vigilia della definizione del testo finale tra Europarlamento, Consiglio e Commissione, si sono verificate aperture significative. Il ministro Urso afferma di aver imposto la propria visione. Per Stellantis, la definizione del piano di lavoro e l'approvazione del tavolo rappresentano un segnale del loro "forte impegno nei confronti del Paese e della volontà di creare le condizioni per mantenere il ruolo di leader dell'Italia. Siamo pronti a lavorare insieme e a trovare una visione condivisa di competitività". Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, a nome delle Regioni, parla di "un altro grande passo avanti per rilanciare il settore". Samuele Lodi della Fiom-Cgil, responsabile del settore mobilità, afferma che parteciperà al tavolo "per negoziare un piano volto a rilanciare gli stabilimenti Stellantis e la componente per garantire l'occupazione".