Amazon, brutte notizie per Jeff Bezos: il cloud non convince gli analisti e il titolo scivola. Apple torna a sorridere - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 08:33

Amazon, brutte notizie per Jeff Bezos: il cloud non convince gli analisti e il titolo scivola. Apple torna a sorridere

Il cloud rappresenta una piccola parte dei ricavi totali di Amazon, ma è un fattore chiave per i utili

di Maddalena Camera

Amazon, brutte notizie per Jeff Bezos

Buoni i ricavi sull'e-commerce ma il cloud non convince. E così le azioni di Amazon sono scese del 7%  perché non è riuscita a soddisfare le grandi aspettative sul cloud di Aws, Amazon Web Service, la sua unità dedicata al cloud, mentre  Alphabet, ossia Google, e Microsoft hanno registrato nei loro conti trimestrali  grandi aumenti dei ricavi da cloud.  

Anche i margini di Aws hanno subito una contrazione: 32,9% in calo rispetto al 35,5% di un anno fa. "Aws è il motore di crescita di Amazon e il calo del margine fa crollare il titolo", ha detto Ken Mahoney, ad di Mahoney Asset Management

Il cloud rappresenta una piccola parte dei ricavi totali di Amazon, ma è un fattore chiave per i utili.  Anche  Amazon ha investito miliardi di dollari nell'infrastruttura AI ma per gli analisti la mancanza di un modello AI forte da parte di Aws fa temere che l'azienda possa essere in ritardo rispetto ai rivali nello sviluppo dell'AI. 

Le maggiori aziende tecnologiche hanno aumentato gli investimenti per aggiungere più capacità di data center, in particolare per l'implementazione e lo sviluppo di software di intelligenza artificiale. Quanto all'e-commerce Amazon ha registrato vendite di negozi online per 61,5 miliardi di dollari, con un aumento dell'11%. In rapida crescita i ricavi pubblicitari: +23% a 15,7 miliardi di dollari.

Quanto ai numeri totali del conto economico, comprendente tutte le divisioni del colosso di Seattle, i ricavi sono cresciuti dell'11% a 167,7 miliardi di dollari. Quanto ai dazi imposti dal presidente Trump che potrebbero intaccare il business della società l'ad Andy Jassy ha detto  che "nella prima metà dell'anno non abbiamo ancora assistito a una diminuzione della domanda né a un significativo apprezzamento dei prezzi. Abbiamo oltre 2 milioni di venditori in totale, con strategie diverse per quanto riguarda la possibilità di trasferire i costi più elevati ai consumatori. L'incertezza comunque resta dato che è difficile sapere dove andranno a finire le tariffe, soprattutto in Cina"

Secondo gli analisti, l'attenzione di Amazon per i prezzi bassi, la rapidità di consegna e le numerose categorie di prodotti hanno contribuito a consolidare la sua posizione di primo rivenditore di e-commerce per i consumatori statunitensi, dandole un vantaggio sui rivali. Amazon ha detto di aver spinto i fornitori ad anticipare le scorte per garantire l'approvvigionamento e mantenere i prezzi il più bassi possibile. Tuttavia, i prezzi dei prodotti fabbricati in Cina e venduti su Amazon.com sono aumentati più rapidamente dell'inflazione. La società fondata da Jeff Bezos ha comunque già ridotto i posti di lavoro, anche nelle sue unità AWS, libri, dispositivi e podcasting. L'organico è diminuito di 14mila unità rispetto al primo trimestre di quest'anno, portando il totale a 1,46 milioni, il primo calo dall'inizio del 2024.

Anche Apple ha fornito i risultati trimestrali che hanno superato le stime di Wall Street, trainati da vendite di iPhone migliori del previsto grazie alla ripresa della domanda in Cina e ai ricavi dei servizi che hanno raggiunto il massimo storico. E così il titolo è salito del 2%  nelle contrattazioni after-hours.

I ricavi sono stati pari a  94,04 miliardi migliori delle previsioni degli analisti che prevedevano 89,53 miliardi. Le vendite di iPhone, che rappresentano quasi la metà dei ricavi totali, sono aumentate del 13% a 44,58 miliardi. Bene anche il segmento dei servizi che include le offerte Apple Pay e App Store, aumentato del 13% su base annua a 27,42 miliardi, battendo le stime di Wall Street  che prevedevano l'asticella ferma a 26,80 miliardi.