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Amazon, nuova grana Antitrust: bloccato l'acquisto di iRobot

di Redazione Economia

La società che produce gli aspirapolvere Roomba crolla in borsa, bruciando quasi metà della sua capitalizzazione in due sedute

Amazon, nuova grana Antitrust: bloccato l'acquisto di iRobot

Nell'agosto del 2022, Amazon annunciò la sua intenzione di acquisire iRobot, una delle aziende leader nel settore delle pulizie domestiche. Le due società raggiunsero rapidamente un accordo da chiudere entro pochi mesi. Tuttavia, ora c'è un reale rischio che l'accordo possa essere messo in discussione, poiché i regolatori di diversi paesi, soprattutto quelli europei, sono pronti a intervenire, ponendo l'attenzione sulla questione della concorrenza, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore. Questa situazione complica notevolmente le prospettive, e la reazione del mercato nelle ultime ore è stata estremamente negativa. Il valore delle azioni della società di Bedford, Massachusetts, produttrice dei famosi robot aspirapolvere Roomba, ha subito una pesante caduta, perdendo oltre il 30% durante le negoziazioni di ieri, dopo il -14% della giornata precedente.

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Questi numeri impietosi aggravano ulteriormente un quadro generale già difficile, con le azioni di iRobot che sono scese del 53% dal giorno dell'annuncio dell'accordo, riflettendo le crescenti perplessità del mercato. Un passo indietro: l'accordo tra Amazon e iRobot è datato agosto 2022, con un valore di 1,4 miliardi di dollari. L'obiettivo principale di Amazon era arricchire il suo portafoglio di dispositivi intelligenti, che include l'assistente vocale Alexa, termostati smart, dispositivi di sicurezza e altri prodotti per la domotica. Il settore dell'Internet delle cose è in rapida crescita, ed è un territorio che Amazon controlla da tempo, con dispositivi a basso costo venduti sul suo Marketplace. iRobot rappresentava, e ancora rappresenta, una risorsa significativa per il colosso dell'e-commerce. Tuttavia, a un anno e mezzo dall'accordo, i regolatori hanno iniziato a esaminare attentamente l'operazione.

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Durante l'incontro con la Commissione europea la scorsa settimana, Amazon è stata informata che l'accordo potrebbe essere considerato non valido. La ragione principale è il timore di un rafforzamento del dominio di Amazon nel settore, secondo l'Unione europea. Anche la Federal Trade Commission sembra indagare sulla stessa questione, un'indiscrezione che già nei giorni scorsi aveva contribuito a far crollare il titolo di iRobot in Borsa. Le autorità di regolamentazione temono che l'acquisizione di piccoli concorrenti possa limitare l'accesso a grandi quantità di dati dei clienti e consolidare ulteriormente il controllo del mercato da parte di poche aziende. Se confermata, la decisione della Commissione europea rappresenterebbe il secondo blocco normativo a operazioni nel settore tech in poche settimane. Nel dicembre precedente, Adobe aveva rinunciato a un accordo da 20 miliardi di dollari con il produttore di software di progettazione Figma, citando le difficoltà nelle approvazioni antitrust in Europa e nel Regno Unito. Le aziende avevano annunciato l'accordo "cash-and-stock" nel settembre 2022, ma una revisione preliminare aveva indicato una "sostanziale diminuzione della concorrenza" nel mercato globale dei software di progettazione. Le società avevano quindi deciso di ritirarsi dall'accordo. Resta da vedere se una situazione simile attende anche Amazon e iRobot.