Aumento UniCredit, anche Calta e Del Vecchio con le fondazioni - Affaritaliani.it

Economia

Aumento UniCredit, anche Calta e Del Vecchio con le fondazioni

Nell'imbrigliatissima matassa dei rapporti fra gli azionisti di UniCredit che ha visto fin dalla prima ora successiva all'annuncio dell'addio di Federico Ghizzoni contrapporsi i soci storici, ovvero le fondazioni di origine bancaria, ai fondi esteri capitanati da BlackRock e Aabar, c'è un netto posizionamento di un gruppetto di soci privati industriali italiani che nella dialettica sul futuro patrimoniale di UniCredit pare abbia assunto una linea più chiara rispetto a qualche settimana fa. Sono, secondo le indiscrezioni Francesco Gaetano Caltagirone, rappresentato in consiglio dal figlio Alessandro e Leonardo Del Vecchio, titolare di una quota intorno al 2% tramite la finanziaria Delfin.

Che le varie fondazioni (CariVerona, Crt e Carimonte), a differenza degli investitori esteri, non vogliano assolutamente mettere mano al portafoglio per un aumento di capitale, che nel parterre di Borsa tutti danno per certo (di circa 5 miliardi), è cosa nota. L'ente scaligero l'ha chiaramente fatto capire ai fondi a cui invece non dispiacerebbe salire nel capitale: se vogliono incrementare le proprie quote, devono farlo con gli acquisti di titoli passando per la Borsa. Meno chiara era la posizione invece dei vari Del Vecchio e Caltagirone che, concordi in blocco con gli altri soci importanti sulla discontinuità da imprimere alla tolda di comando dell'istituto, non avevano invece una posizione di netta chiusura sul file ricapitalizzazione.

Imbufaliti, come le fondazioni, per l'uscita del presidente Giuseppe Vita che ha messo nero su bianco le incredibili lungaggini del cambio di Ceo (spaventando il mercato in tempo di Brexit), pare che ora Del Vecchio e Caltagirone siano diventati dei preziosi alleati delle varie CariVerona, Crt e Carimonte nell'opporsi strenuamente all'ennesimo aumento di capitale (negli ultimi 10 anni) della banca. Accentuando così la spaccatura nell'azionariato fra blocco nazionale ed estero.