Auto, inizio d'anno con il turbo: vendite +17% a gennaio - Affaritaliani.it

Economia

Auto, inizio d'anno con il turbo: vendite +17% a gennaio

Il mercato automobilistico italiano inizia il 2016 con il turbo. Dopo la crescita a doppia cifra degli ultimi due mesi dell'anno scorso (+18,65% a/a a dicembre e +23,47% a novembre), la domanda mostra infatti ancora una volta un tasso a doppia cifra a gennaio, a dimostrazione di una ripresa senza soste per quanto i livelli siano ancora lontani dal periodo pre-crisi. La Motorizzazione Civile, secondo quanto comunicato dal Ministero dei Trasporti, ha immatricolato a gennaio 155.157 auto nuove, con una crescita del 17,44% rispetto all'analogo mese del 2015. "Il 2016 apre in positivo per l'auto in Italia, con una buona crescita a gennaio, nonostante il mese da poco concluso abbia contato un giorno lavorativo in meno (19 giorni contro i 20 di un anno fa) rispetto a gennaio 2015, mese, quest'ultimo, in cui si registrava la prima crescita a doppia cifra da marzo 2010", commenta Aurelio Nervo, presidente dell'Anfia, facendo comunque presente come "i volumi del primo mese del 2016 siano ancora lontani dai livelli pre-crisi: a gennaio 2007 le unita' immatricolate erano 250.311". Anche Federauto, la federazione dei concessionari, esprime cautela.

"Gennaio e' partito alla grande, ma invito alla prudenza; prima di poter formulare delle considerazioni attendibili bisognera' aspettare la chiusura del primo trimestre. Ad ogni modo questo risultato e' trainato sia dalle promozioni per certi versi eclatanti messe in campo da case e concessionari sia da una domanda insopprimibile di sostituzione di un parco circolante sempre piu' obsoleto", sottolinea il presidente Filippo Pavan Bernacchi. Dello stesso avviso e' Massimo Nordio, presidente dell'Unrae, secondo il quale a gennaio "il risultato positivo e' stato possibile grazie al prosieguo di poderose azioni commerciali messe in campo dalle Case con le loro Reti che da una parte hanno consentito di iniziare il mese di gennaio con un corposo portafoglio contratti, tornato ai livelli del 2010 (circa 190.000 unita'), e dall'altra hanno incontrato il bisogno non piu' rimandabile di sostituzione delle auto vecchie, anche sotto la pressione emotiva dei blocchi della circolazione derivanti dai piani per il contenimento dello smog".

Infine per il Csp la crescita del mese scorso "e' la prima conferma delle attese positive che sono state espresse per il 2016. L'incremento di gennaio e' particolarmente significativo perche' il confronto si fa con un mese (gennaio 2015) che aveva fatto registrare un incremento dell'11,5%, dando inizio a un recupero consistente che si e' protratto per tutto lo scorso anno. Il dato di gennaio e' significativo anche perche' conferma che la crescita a due cifre che ha caratterizzato l'intero 2015, non solo continua, ma si conferma anche in accelerazione come negli ultimi due mesi dello scorso anno". "Il mercato italiano, che ha chiuso il 2015 con un incremento del 15,75% sul 2014, ma con un gap rispetto ai livelli ante-crisi (2007) del 36,8%, pare dunque aver ingranato la marcia giusta per ritornare, anche se in tempi non brevissimi, su volumi piu' coerenti con quelli di un Paese dell'importanza dell'Italia", aggiunge il centro bolognese.

Per il presidente Gian Primo Quagliano, "diversi sono gli elementi che sostengono la ripresa del nostro mercato dell'auto. Gli operatori del settore segnalano un forte impegno sul piano promozionale e questo e' indubbiamente un dato favorevole in quanto intercetta positivamente le esigenze di moltissimi automobilisti che si trovano nella necessita' di sostituire auto gia' da tempo mature per il pensionamento. Il tono sostenuto del recupero accredita tuttavia anche l'ipotesi che ai "forzati" della sostituzione si stiano aggiungendo in misura crescente automobilisti desiderosi di sostituire anche vetture decisamente ancora lontane dall'eta' della rottamazione, come d'altra e' normale nei mercati non in crisi.

Un sostegno alla domanda e' venuto poi sicuramente dalla forte contrazione dei prezzi dei carburanti per effetto del calo del petrolio greggio". "In sintesi - mette in chiaro il Csp - l'auto va, ma si deve comunque sottolineare che la ripresa, per quanto apprezzabile e robusta, non e' tale da consentire di riportare alla normalita' in tempi ragionevolmente brevi il parco circolante che e' fortemente invecchiato negli anni della crisi con conseguenze negative sulla sicurezza e sull'ambiente. Ne consegue che, nonostante la ripresa, interventi per favorire la rottamazione delle auto piu' vecchie restano una priorita' per il sistema italiano".

A tal proposito Nervo ribadisce infine quanto sia "importante stimolare nuovamente una riflessione sull'avvio di una politica di rinnovo strutturale del parco circolante italiano, fattore chiave per migliorare la qualita' dell'aria nelle citta'". Infatti, per Nordio, "il tema smog in questi giorni sta tornando attuale in alcune grandi citta' ed il Governo non puo' ignorare che all'attuale velocita' di sostituzione ci impiegheremo molti anni a smaltire le auto vecchie. La soluzione e' a portata di mano, basta guardare alla Spagna al suo 8* piano di sostegno al rinnovo del parco, mentre in Italia il programma di detraibilita' di parte dei costi d'acquisto della vettura, sperimentato con evidente successo per le ristrutturazioni edilizie, giace ancora inascoltato".