Economia
Auto, un nuovo incentivo da 11 mila euro per sostituire i veicoli più inquinanti: cosa sappiamo finora
Si parla di un incentivo fino a 11mila euro per chi ha un Isee sotto i 30mila euro, e di 9mila euro per chi rientra nella fascia tra 30mila e 40mila euro

Il semaforo verde da Bruxelles
Venerdì 20 giugno, il Consiglio Ecofin dell’Unione Europea (composto dai ministri dell’Economia dei Paesi membri) ha approvato la valutazione positiva della Commissione europea sulla quinta revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Italia. Grazie a questa modifica, il governo potrà investire 1,2 miliardi di euro in due settori chiave: lo sviluppo dell’economia circolare e il sostegno alla mobilità sostenibile, in particolare con l’acquisto di veicoli a basse emissioni.
600 milioni per un nuovo Ecobonus
Metà di questi fondi, cioè 600 milioni di euro, saranno destinati a un nuovo incentivo simile all’Ecobonus per l’acquisto di auto elettriche. Questo è possibile grazie alla rimodulazione dei fondi inizialmente previsti per l’installazione delle colonnine di ricarica. L’obiettivo è promuovere la rottamazione di circa 39mila veicoli a combustione interna, da sostituire con mezzi elettrici a zero emissioni.
Stop alle colonnine, avanti con gli incentivi
In origine, il Pnrr 2024 prevedeva 639 milioni per installare oltre 21mila stazioni di ricarica elettrica (circa 14mila in ambito urbano e 7.500 in strade extraurbane). Tuttavia, a causa della scarsa risposta del mercato e dei tempi stretti per l’attuazione, meno di 100 milioni sono stati effettivamente assegnati. Di fronte a questo scenario, l’Italia ha ottenuto l’approvazione per spostare i fondi inutilizzati verso gli incentivi per l’acquisto di veicoli green.
Obiettivo: fine giugno 2026
Il nuovo programma, denominato “Rinnovamento della flotta di veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici”, ha una scadenza ben precisa: i fondi dovranno essere interamente spesi entro il 30 giugno 2026. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sta lavorando alla stesura del decreto che darà il via alla campagna di rottamazione.
A quanto ammontano gli incentivi?
Non ci sono ancora dati ufficiali, ma secondo indiscrezioni i contributi saranno legati all’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Si parla di un incentivo fino a 11mila euro per chi ha un Isee sotto i 30mila euro, e di 9mila euro per chi rientra nella fascia tra 30mila e 40mila euro. In media, queste cifre coprirebbero circa un terzo del costo di un’auto elettrica.
Possibili agevolazioni anche per le microimprese
La misura potrebbe includere anche chi rottama una vecchia auto termica per acquistare una vettura elettrica nuova di categoria M1 (fino a 8 passeggeri più il conducente). Inoltre, si valuta l’estensione del contributo alle microimprese che vogliono acquistare veicoli commerciali elettrici per il trasporto merci (categorie N1 e N2, rispettivamente fino a 3,5 e 12 tonnellate). In questi casi, il contributo potrebbe coprire fino al 30% del valore del mezzo, con un tetto massimo di 20mila euro.
Vincoli geografici e possibili disparità
L’incentivo non sarà valido in tutto il territorio nazionale. Sarà infatti riservato ad aree particolarmente inquinate e densamente popolate. Questo criterio potrebbe causare disuguaglianze tra territori vicini: ad esempio, l’incentivo potrebbe essere attivo a Napoli ma non a Salerno. Il ministero sta cercando di ampliare i criteri di accesso, ma le rigide norme europee rendono l’operazione complessa.
Altri progetti in arrivo
Oltre agli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, il governo sta valutando una revisione degli investimenti ferroviari e nuovi finanziamenti per impianti di produzione di biometano, con l’obiettivo di rafforzare l’economia circolare legata alla gestione dei rifiuti.