Economia
Azimut, miglior titolo in Piazza. In 15 anni il total return è del 751%
Azimut, che ha debuttato su Borsa Italiana il 7 luglio 2004, 15 anni fa, ha oggi oltre 55 miliardi di euro di masse gestite e dalla quotazione ha premiato gli azionisti con un total return del 751% (circa +50% all'anno), classificandosi primo nel periodo per rendimento totale tra i titoli finanziari e quarto tra i componenti del Ftse Mib. Da inizio anno è il miglior titolo del Ftse Mib con un aumento del 78%. Lo ha spiegato il presidente di Azimut Holding, Pietro Giuliani, durante una conferenza stampa oggi a Milano, sottolineando che "dall'Ipo in poi sono sempre stati conseguiti gli obiettivi dei business plan".
Pietro Giuliani
Tra le aree di maggiore crescita le attività estere in Paesi ad alto sviluppo, dove attualmente la società detiene il 28% delle masse gestite.
Nel corso degli ultimi anni Azimut ha investito all'estero sia tramite acquisizioni che tramite crescita organica, puntando su Cina (Hong Kong e Shanghai), Monaco, Svizzera, Singapore, Brasile, Egitto, Messico, Taiwan, Cile, Stati Uniti, Australia, Turchia ed Emirati Arabi. Su 15,6 miliardi di euro di masse gestite all'estero, 4,2 fanno capo all'area Europa, Medio Oriente e Nord Africa, 6 miliardi nelle Americhe e 5,5 nell'area Asia-Pacifico. Nel primo trimestre 2019 Azimut ha acquisito Rasmala Egypt Asset, il principale gestore del paese che investe secondo i dettami della Sharia.
Grazie all'efficace espansione internazionale, Azimut è oggi l'unico player italiano nel risparmio gestito con una reale presenza globale. Il gruppo conta circa 100 tra gestori e analisti pluri-premiati presenti in tutto il mondo, in grado di operare sui mercati 24 ore al giorno per tutti i clienti. La scelta di investire in Paesi ad alto potenziale di crescita sarà uno dei driver di sviluppo anche nel prossimo piano industriale quinquennale - che sarà presentato al mercato nei prossimi 12 mesi - e prevedrà che la percentuale di masse gestite all'estero passi dal 28% di oggi al 35% nel 2024.
E' in arrivo nei prossimi dodici mesi il nuovo piano quinquennale che "avrà target ambiziosi". Un'altra fonte di crescita sara' l'espansione attraverso Azimut Libera Impresa nel settore degli asset alternativi e non quotati (es. private equity, private debt, venture capital, etc.), il cui peso è previsto raggiungere almeno il 15% delle masse totali del gruppo dall'attuale 1%.
Per quanto riguarda la raccolta, "a giugno e' stata di 700 milioni, inclusi i 400 milioni che arrivano dall'acquisizione in Egitto", ha fatto sapere poi Giuliani.