Economia
Piazza Affari chiude prudente a +0,05%. Spread in crescita a 170 punti base
Chiusura mista per le Borse europee appesantite anche dall'andamento deludente degli indici Pmi. Niente scossoni a Piazza Affari
Borsa, niente scossoni a Milano: Piazza Affari chiude prudente a +0,05%
Chiusura mista per le Borse europee appesantite anche dall'andamento deludente degli indici Pmi che hanno mostrato una contrazione superiore alle attese dell'attività economica. Francoforte ha terminato la giornata piatta e poco meglio ha fatto Milano che è salita dello 0,05%. In calo Londra, che ha perso lo 0,94%. Positiva Parigi, che ha guadagnato lo 0,28%
Chiusura di seduta senza scossoni per il mercato azionario in un quadro europeo senza una direzione precisa. L'indice Ftse Mib termina con un +0,05% a 30.373 punti. Piazza Affari chiude la settimana con un'intonazione prudente, archiviando così la due giorni delle banche centralida cui sono venute indicazioni diverse sulla futura dinamica dei tassi. Da una parte la Federal Reserve con una politica più accomodante, che si è spinta fino a delineare l'entità dei futuri tagli dei tassi; dall'altra la Bce con la presidente Lagarde più rigida, secondo cui non è ancora il momento di abbassare la guardia.
Sul fronte macro oggi da notare la conferma che in Italia l'inflazione ha rallentato la corsa, segnando un aumento dello 0,7% a novembre, contro il +1,7% del mese precedente. I dati provvisori degli indici Pmi di dicembre indicano poi un'ulteriore contrazione dell'attività economica nell'Eurozona, soprattutto con i servizi. Negli Usa invece il Pmi manifatturiero e' sceso a 48,2 punti dai 49,4 di novembre, al di sotto delle previsioni (49,3) mentre quello servizi e' aumentato a 51,3 punti dai 50,8 di novembre oltre le attese.
Sul listino resta in evidenza Tim che chiude con un +2,36%, al di sotto dei massimi di giornata. Il titolo beneficia di report positivi anche sulla notizia che il ricorso presentato da Vivendi contro la vendita della rete fissa non contempla la procedura d'urgenza che farebbe sospendere l'operazione. Il ricorso sarà discusso solo ad aprile, mentre il gruppo francese secondo le indiscrezioni cercherebbe di negoziare un'uscita. Tra le altre blue chip giù i bancari, con Monte Paschi -2,07%, Bper -2,20%, Bpm -1,72%. Ribassi per Diasorin (-5,53%) che oggi presenta il piano, mentre Campari cede il 2,86% dopo l'annuncio della trattative per acquisire Courvoisier. In calo inoltre l'energia con Enel -0,77%, Snam -0,72%, Terna -0,68%, A2A -1,72%. Giù Inwit, Ferrari, Cnh. Rialzi per Stm (+2,74%), Stellantis a +1,34%, bene Iveco, Nexi, Leonardo.
Chiusura in rialzo per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi. Il differenziale si è attestato a 170 punti, contro i 167 della vigilia, con il rendimento dei titoli italiani al 3,726%.