Effetto Draghi sulle borse europee. Corrono i bancari
Le borse europee chiudono positive a eccezione di Londra. L'apertura della Bce all'acquisto di bond traina Madrid, dove l'indice Ibex guadagna l'1,42% a 10.584,1 punti. Bene anche il Cac 40 di Parigi, che cresce dello 0,42% a 4.449,33 punti. Piu' timida Francoforte (Dax +0,06% a 9.628,82 punti) che, come la piazza della City (Ftse 100 -0,15% a 6.649,14 punti), risente dell'andamento debole di Wall Street, influenzata da alcuni deludenti dati macroeconomici.
Pesante Atene (-2,19%). Effetto Draghi anche a Piazza Affari tra le migliori del Vecchio Continente con un rialzo dell'1,38% per l'indice Ftse Mib mentre il Ftse all share sale dell'1,30%. Il presidente della Bce ha innescato un buon flusso di acquisti sui mercati azionari, in particolare sul comparto dei bancari dopo aver ribadito che la banca centrale europea è pronta a intervenire con misure non convenzionali per allentare ulteriormente la politica monetaria.
Tra i titoli principali in evidenza il settore finanziario. Bpm ha terminato le contrattazioni con un balzo di quasi il 4%, Intesa Sanpaolo ha guadagnato il 3,25%. Acquisti sostenuti anche su Generali con un prezzo a fine seduta che sfiora i 17 euro con un progresso del 3%.
Sul secondario, lo spread tra il Btp e il Bund tedesco archivia la seduta in discesa a 165 punti base, mentre il tasso sul decennale del Tesoro precipita al 3,25%, tornando ai minimi di oltre otto anni fa, ossia a settembre 2005. Giù anche l'euro sul mercato valutario.