Piazza Affari chiude piatta. Spread Btp-Bund scende sotto quota 190
Piazza Affari ha chiuso sui valori della vigilia una seduta volatile, anche se senza variazioni particolarmente significative sia in territorio negativo sia in positivo. Il bilancio finale ha visto il Ftse Mib salire dello 0,09% a quota 20.478 punti, condizionato dall'incertezza scaturita dopo la diffusione dell'indice Zew sulle attese economiche in Germania inferiore alle previsioni. Piu' in generale, la Borsa valori sembra non aver colto pienamente il calo dello spread Btp/Bund che durante la sessione e' sceso sotto i 190 punti, il minimo da gennaio 2011. All Share +0,09%. In flessione Fiat (-0,67%) in scia al calo dell'1,8% delle immatricolazioni europee in gennaio.
Tra le blue chips piu' intonate si segnala Telecom, in crescita dell'1,22% a quota 0,8715 euro dopo che Jp Morgan ha innalzato il target price a 0,87 da 0,65 euro, con rating 'neutrale'. Contrastati i finanziari: Unicredit -0,5%, Intesa Sanpaolo +1,28%, Mediobanca -0,95%, Bpm +0,59%, mentre Generali, alla vigilia del cda, ha chiuso sui valori di lunedi' a 16,73 euro per azione. Invariata anche Eni a 17,25 euro, guadagno dello 0,93% per Enel e dello 0,25% per Saipem. Finmeccanica -0,41% e Pirelli +0,4%.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi chiude a 189 punti, il minimo dal gennaio 2011. Il rendimento aggiorna al 3,56%, il minimo dal 2006. Il differenziale Bonos/Bund scende a 186 punti, con un tasso del 3,52%, dopo il buon successo dell'asta di titoli spagnoli a 6 e 12 mesi. I mercati in questi giorni hanno premiato la prospettiva del governo Renzi, mentre gli investitori hanno scommesso sui titoli periferici, i cui rendimenti restano appetibili.