Economia
Brasile, anche Petrobras è spazzatura. Downgrade, le aziende che rischiano

C'era da aspettarselo. Dopo quello dello Stato brasiliano, Standard&Poor's ha tagliato a livello "spazzatura" (junk) anche il rating del colosso petrolifero di statale Petrobras, coinvolta in un maxi scandalo di mazzette da 2,1 miliardi versate principalmente al Partito dei Lavoratori del presidente Dilma Rousseff (anche ex presidente del cda della società) e dell'ex Inacio Lula da Silva, che ha annunciato di ricandidarsi per le prossime presidenziali.
S&P ha portato il rating di Petrobras a BB, oltre la soglia di "investment grade" (titolo considerato affidabile per gli investitori istituzionali) a "speculative grade" (titolo a più alto rischio). Un effetto (trasferimento del dowgrade con maggiore difficoltà a finanziarsi sul mercato del debito) che gli analisti del Credit Suisse, in un report pubblicato stamattina da titolo "Impatto sul settore corporate brasiliano del downgrade di S&P", avevano previsto aggiungendo alle aziende collegate all'attività del governo (come Petrobras o Braskem) anche le banche (come Banco Bradesco e Itau Unibanco, ma anche potenzialmente Banco do Brasil) o le società legate al debito sovrano o all'andamento della valuta brasilana come Klabin (che ha già un outlook negativo).