Economia
BYD frena la corsa: tagli nei turni e piani di espansione congelati in Cina. Ecco che cosa succede al rivale di Tesla
Scorte in aumento e vendite sotto le attese costringono il colosso cinese dell’elettrico a fermare la corsa

L'effetto boomerang di BYD: dopo l’offensiva sui prezzi, arrivano tagli e chiusure
BYD, gigante cinese dell’auto elettrica e campione di vendite nel 2023, frena. Dopo anni di crescita esplosiva che l’hanno portata a superare Tesla nella classifica dei maggiori produttori globali di veicoli elettrici, l’azienda ha avviato una riduzione della produzione in diversi impianti in Cina e ha messo in pausa alcuni progetti. Lo rivela Reuters citando fonti vicine all'azienda, secondo cui almeno quattro stabilimenti hanno visto la cancellazione dei turni notturni e un taglio della produzione fino a un terzo della capacità.
Anche alcuni piani per le nuove linee produttive sono stati sospesi. Una frenata non da poco, considerando che BYD aveva fissato per quest’anno un target ambizioso: 5,5 milioni di veicoli venduti, contro i 4,27 milioni del 2023. Il rallentamento, secondo una fonte, è un’operazione di contenimento dei costi. Un’altra invece parla chiaramente di vendite sotto le attese I dati ufficiali confermano il rallentamento. Ad aprile e maggio, la crescita della produzione è crollata rispettivamente al +13% e +0,2% su base annua: i numeri più bassi da oltre un anno, eccezion fatta per la pausa del Capodanno lunare. Rispetto alla media dell’ultimo trimestre 2024, la produzione nei due mesi è scesa del 29%.
Il problema? Il mercato interno sta saturando e la guerra dei prezzi – che BYD ha contribuito a innescare – sta erodendo margini e destabilizzando la filiera. Lo scorso febbraio, BYD ha abbassato il prezzo del suo modello base a 55.800 yuan (circa 7.800 dollari), costringendo i concorrenti a seguirla in una spirale al ribasso. Questo ha innescato pressioni da parte delle associazioni dei concessionari, che accusano i costruttori di scaricare troppe auto sulle reti vendita e chiedono limiti produttivi più realistici.
Per tenere in piedi i numeri, le case cinesi stanno accelerando l’espansione internazionale. Nei primi cinque mesi del 2025, BYD ha venduto 1,76 milioni di veicoli, di cui circa il 20% esportati. Ma affidarsi all’estero non è una passeggiata: la concorrenza globale è feroce, e l’Europa inizia a guardare con sospetto ai sussidi di Stato cinesi.