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Economia
Campania, al via investimenti produttivi in settori strategici per 400 milioni

Con la firma della convenzione da parte di Cdp, Abi, Regione Campania e Sviluppo Campania, nasce un nuovo strumento agevolativo per il sostegno agli investimenti produttivi in Campania che si avvarrà del Fondo rotativo per le imprese (Fri), per la prima volta impiegato a livello regionale. La misura consentirà di attivare investimentiper400 milioni di euro ed è rivolta a imprese di ogni dimensioneche investono neisettori strategici dell’aerospazio, automotive e cantieristica, agroalimentare, abbigliamento e moda, biotecnologie, Ict, energia e ambiente, turismo, con un focus particolare sugli investimenti più urgenti in relazione alla crisi economica connessa alla pandemia Covid 19). L’importo complessivo degli investimenti ammissibili sarà compreso tra 500 mila euro e 3 milioni di euro.

Lo strumento prevede la concessione alle imprese beneficiarie, selezionate daSviluppo Campania, di contributi a fondo perduto agli investimenti concessi nella misura massima del 35% dei costi ammessi di ciascun progetto, a valere sulle risorse appositamente stanziate dalla Regione fino a 102 milioni di euro. A copertura della restante parte dell’investimento, Cdp concederà un finanziamento di durata massima di dieci anni, in pool con il sistema bancario, al quale, inoltre, sarà affidata la valutazione creditizia delle imprese. Sulla quota di finanziamento di Cdp, concessa a un tasso standarde nella misura massima del40% dell’investimento, sarà erogato dalla Regioneun contributo ad abbattimento degli interessi.

“La Regione Campania -dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello- con il Fri Campania della Cassa depositi e prestiti e con il sistema bancario locale intende favorire investimenti volti ad accrescere la competitività delle filiere strategiche, l’innovazione, l’incremento della capacità produttiva, la riduzione del divario tecnologico, la valorizzazione delle risorse del territorio, nonché l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale, anche attraverso la riduzione dei consumi di risorse. Per rendere lo strumento finanziario più rispondente alle attuali esigenze delle imprese in conseguenza della profonda crisi connessa all'emergenza Covid19 e dare nuovo slancio all’economia regionale, è stato rimodulato l’importo degli investimenti ammissibili da un minimo di 500 mila euro (250 mila euro per singolo soggetto in caso di aggregazione di imprese) ad un massimo di 3 milioni di euro.Le procedure attuative prevedono specifiche priorità e/o riserve per investimenti che insistono nelle aree di crisi della Regione Campania, in coerenza con le strategie territoriali in atto, e/o che concorrono allo sviluppo dell’area Zes di cui al decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’11 maggio 2018”.

“Per sostenere la competitività delle imprese campane -aggiunge Mario Mustilli, Presidente di Sviluppo Campania- abbiamo messo a punto nuovi strumenti finanziari prima con il programma garanzia Campania Bond già operativo e, adesso, con lo strumento della Programmazione negoziale che è diretto a sostenere gli investimenti delle pmi, in sinergia con il Fri Campania della Cassa depositi e prestiti e con il sistema bancario locale. Attraverso questo nuova collaborazione tra fondi pubblici e privati, si punta ad incentivare il sistema produttivo campano a lanciare nuovi investimenti necessari a difendere la propria posizione sui mercati. Questo obiettivo è ancor più rilevante nella delicata fase storica che la Campania vive con l’intero Paese. Siamo, infine, soddisfatti che la Campania sia la prima regione a mettere a punto questo nuovo strumento sviluppato con una collaborazione determinante e significativa della Cassa depositi e prestiti”.

Con la nascita della prima misura a livello regionale del Fondo rotativo per le imprese sarà possibile generare un significativo effetto leva grazie al mix di risorse messe a disposizione da Regione Campania, Cdp e sistema bancario a supporto degli investimenti’’, rileva Nunzio Tartaglia, responsabile Divisione Cdp Imprese. ‘Queste operazioni puntano a sostenere sempre più non solo la spesa corrente, ma anche la ripartenza degli investimenti e la crescita sostenibile delle imprese del Mezzogiorno, elemento essenziale per la ripartenza di tutto il Paese”.

Per il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, l’iniziativa rappresenta “un ulteriore esempio di buona collaborazione pubblico-privato sul territori più che mai necessaria alle esigenze di liquidità delle imprese. La misura si pone l'obiettivo di creare le condizioni per agevolare degli investimenti importanti. Sottoscriviamo quindi questo accordo con la convinzione che sia di buono auspicio per il futuro e che le imprese del territorio campano, ricomincino presto a risalire la china per uscire fuori da questo momento particolar”.

 

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