Economia
Catalogo Ikea, dopo 70 anni il colosso svedese dice addio al formato cartaceo

Lo storico catalogo Ikea, che per 70 anni ha ispirato moltissimi acquirenti, si converte totalmente al digitale. Dal 2021 il colosso svedese abbandona la carta
Catalogo Ikea, l'addio al formato cartaceo
Il colosso svedese Ikea, dopo 70 anni di pubblicazione, dice addio all’iconico catalogo cartaceo. Una scelta che fa bene all’ambiente vista l’ampia tiratura della rivista. Per tutti questi anni è stata difatti una fonte di ispirazione per numerosi acquirenti, curiosi e appassionati del design. Ma questo anno è stato emblematico e ha portato alla scelta di convertire il formato completamente in digitale. “I tempi stanno cambiando. Ikea è diventata più digitale e accessibile mentre abbraccia nuovi modi per entrare in contatto con più persone. Il comportamento dei clienti e il consumo dei media sono cambiati e meno persone leggono il Catalogo Ikea oggi rispetto agli anni passati. Inter Ikea Systems BV, il franchisor mondiale di Ikea, ha quindi preso la decisione emotiva ma razionale di terminare rispettosamente la carriera di successo del Catalogo Ikea e guardare al futuro con entusiasmo” si legge nel comunicato ufficiale.
Catalogo Ikea, la scelta amica per l'ambiente
Negli ultimi anni, si apprende da GreenMe, Ikea ha modificato il proprio approccio con la clientela diversificando anche canali e formati. L’anno scorso le vendite al dettaglio online di Ikea sono aumentate del 45% in tutto il mondo, solo il sito ha accolto più di 4 miliardi di visite e, allo stesso tempo, IKEA ha lavorato per migliorare i servizi digitali. “Sia per i clienti che per i colleghi, il Catalogo Ikea è una pubblicazione che porta molte emozioni, ricordi e gioia. Per 70 anni è stato uno dei nostri prodotti più unici e iconici, che ha ispirato miliardi di persone in tutto il mondo. Voltare pagina con il nostro amato catalogo è emozionante ma razionale. Il consumo dei media e il comportamento dei clienti sono cambiati e Ikea sta già aumentando gli investimenti digitali mentre i volumi e l’interesse per il catalogo sono diminuiti “, ha spiegato Konrad Grüss, amministratore delegato della società. Il catalogo datato 2021 ma distribuito già dalla scorsa estate sarà dunque l’ultimo ad essere distribuito. Una scelta amica dell’ambiente, si apprende da GreenMe, visto che solo nel 2016 ne vennero stampate 200 milioni di copie distribuite in quasi 50 paesi e 32 lingue.