Chiara Ferragni, negozi in liquidazione a Roma e Milano. Perso oltre 1 milione di euro in un anno

Chiara Ferragni, negozi in liquidazione e nuovo inizio

Chiara Ferragni, grazie all'aumento di capitale sottoscritto quasi completamente da sola, è diventata prima azionista al 99,8% di Fenice. Il socio di minoranza Pasquale Morgese è invece sceso dal 27,5 allo 0,2% e l’Alchimia di Paolo Barletta, non partecipando all’operazione, è uscita dall’azionariato. Tutte mosse studiate dall'influencer travolta dallo scandalo del "Pandoro gate" che fanno parte del piano di ristrutturazione del gruppo. A farne le spese è stata anche la società già proprietaria dei negozi di abbigliamento con il marchio dell’imprenditrice, Fenice Retail, - riporta La Repubblica - che non solo è finita in liquidazione ma tra il 2023 e il 2024 ha registrato perdite cumulate per oltre 1,21 milioni.

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Nel periodo, secondo l’agenzia Radiocor, la controllata del gruppo di Ferragni ha realizzato ricavi per complessivi 644mila euro a fronte di costi intorno a 2 milioni. A Fenice Retail - prosegue La Repubblica - faceva capo il negozio di via del Babuino a Roma, che come annunciato a maggio è stato chiuso (stessa sorte del punto vendita di Milano) proprio in concomitanza della decisione di porre la società in liquidazione. Tutti passaggi che rientrano nel piano di ristrutturazione del gruppo ancora in corso. Fenice nel 2023 aveva perso 6,9 milioni, a cui poi si erano aggiunte altre perdite da 3,3 milioni nel periodo da gennaio a novembre dell’anno scorso.

Anche i numeri di dicembre dovrebbero essere stati in linea con l’andamento dei mesi precedenti, al punto che l’intero bilancio del 2024 dovrebbe essersi chiuso in perdita per qualche milione. La nuova assemblea dei soci, per approvare il bilancio, dovrebbe tenersi a fine giugno.

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