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Economia
Cina, la scure del governo sulle big tech. Lo Stato vuole il controllo di Didi

Didi Global, il gigante delle auto a chiamata cinese, potrebbe passare sotto controllo statale. La municipalità di Pechino sta valutando di investire nell'Uber cinese, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, che cita fonti non identificate al corrente delle discussioni. In base a una proposta preliminare, alcune aziende della capitale cinese potrebbero investire nel colosso delle auto a chiamata - sotto indagine per la sicurezza dei dati, dopo l'Ipo a Wall Street di fine giugno scorso - anche se non e' ancora chiara la quota di Didi che passerebbe sotto il controllo di Pechino.

Didi: vola al Nyse (+6,4%) su ipotesi controllo statale

Didi vola a Wall Street, segnando a poco un balzo del 6,41% (a 9,38 dollari) in scia a quanto riportato da Bloomberg, secondo cui la municipalita' di Pechino sta prendendo in corsiderazione di portare sotto il controllo statale la risposta cinese a Uber. Nell'intera settimana, il recupero e' finora di oltre il 14%, malgrado il titolo resti ancora lontano dai 14 dollari dell'Ipo di fine giugno. Didi finito nella stretta regolamento delle authority ed e' alle prese con un'indagine sulla sicurezza informatica e dei dati. 

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