Cina–Ue, nuove tensioni: Pechino impone dazi sui latticini europei. Aliquote fino al 42,7% su formaggi, latte e panna - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 11:56

Cina–Ue, nuove tensioni: Pechino impone dazi sui latticini europei. Aliquote fino al 42,7% su formaggi, latte e panna

L'iniziativa è partita il giorno successivo all’annuncio di Bruxelles sull’imposizione di dazi elevati sui veicoli elettrici prodotti in Cina

di Chiara Feleppa

Dazi, stangata da Pechino sui latticini europei. Aliquote dal 21,9% al 42,7% su formaggi, latte e panna

La Cina apre un nuovo fronte nelle tensioni commerciali con l’Unione Europea. Il ministero del Commercio cinese ha annunciato l’introduzione di dazi anti-sovvenzioni “provvisori” su alcuni prodotti lattiero-caseari importati dall’Ue, che entreranno in vigore a partire da domani. Le aliquote varieranno dal 21,9% al 42,7% e interesseranno una gamma ampia di prodotti, tra cui formaggi freschi e lavorati, formaggi erborinati, oltre ad alcune tipologie di latte e panna.

La decisione arriva nell’ambito di un’indagine anti-sovvenzioni avviata nell’agosto 2024, ufficialmente su richiesta della China Dairy Association. Un’iniziativa che, tuttavia, è stata letta fin da subito come una misura di ritorsione: l’indagine è infatti partita il giorno successivo all’annuncio di Bruxelles sull’imposizione di dazi elevati sui veicoli elettrici prodotti in Cina. Secondo quanto comunicato dal ministero del Commercio, le autorità cinesi hanno stabilito in via preliminare che i prodotti lattiero-caseari europei avrebbero beneficiato di sussidi, causando un danno sostanziale all’industria lattiero-casearia nazionale, con un nesso causale diretto tra i sussidi e il pregiudizio subito dal settore cinese. Le misure adottate assumeranno quindi la forma di depositi daziari compensativi provvisori, in attesa della conclusione dell’indagine, prevista per febbraio 2026.

Nel mirino anche carne e derivati

Quella sui latticini non è un’iniziativa isolata. Solo la scorsa settimana Pechino ha annunciato anche l’imposizione di dazi antidumping sulla carne di maiale e sui suoi derivati importati dall’Unione Europea, con aliquote comprese tra il 4,9% e il 19,8% per un periodo di cinque anni. Le nuove tariffe, in vigore dal 17 dicembre, risultano inferiori rispetto ai dazi provvisori applicati da settembre, che arrivavano fino al 62,4%, mentre l’indagine era ancora in corso. Le ultime mosse di Pechino confermano così l’inasprimento delle relazioni commerciali tra Cina e Unione Europea, in un contesto segnato da crescenti tensioni su sussidi statali, concorrenza industriale e politiche protezionistiche. Un braccio di ferro destinato a pesare non solo sugli scambi bilaterali, ma anche sugli equilibri del commercio globale. 

LEGGI LE NEWS DI ECONOMIA