Confindustria, tutti i nomi del Nord. Al via le mosse per il dopo-Boccia - Affaritaliani.it

Economia

Confindustria, tutti i nomi del Nord. Al via le mosse per il dopo-Boccia

Andrea Deugeni

Il presidente del gruppo Erg e del Sole 24 Ore Edoardo Garrone (genovese), Carlo Bonomi (milanese), presidente di Assolombarda e Giuseppe Pasini (bresciano), presidente di Feralpi. Sono i tre nomi che, secondo il quotidiano Repubblica, sono ai nastri di partenza nella gara per la prossima presidenza della Confindustria, visto che Vincenzo Boccia è entrato nel suo ultimo anno di mandato. Stando a quanto riferiscono ad Affaritaliani.it un past president di Viale dell’Astronomia, tre grandi industriali del Nord, con un passato da vicepresidente e altri funzionari dell’Aquilotto che conoscono bene il territorio associativo, gli imprenditori che però stanno considerando la possibilità di provare a succedere a Boccia sono molti di più.

Boccia, Confindustria  “Confronto con Governo su obiettivi condivisi di crescita”
Vincenzo Boccia

Sono passati in Confindustria i tempi delle auto-candidature anche perché lo statuto è cambiato e assegna un ruolo centrale ai saggi, gli imprenditori iscelti dai past president e incaricati di girare in lungo e in largo tutta l’Italia nelle sedi delle principali associazioni territoriali per censire le candidature ufficiali. In più, il sistema confindustriale, abituato da sempre a un british low profile, mal sopporta le uscite allo scoperto e i clamori mediatici di chi troppo smaccatamente è alla ricerca di vantaggi di posizione.

Istituzionalmente, quindi, bisogna attendere gennaio quando verranno scelti i saggi. Le fonti dunque spiegano che è ancora molto presto perché le preferenze del sistema si coagulino attorno a un candidato. Però, si aggiunge, ci sono in programma degli appuntamenti associativi in cui, dalle chiacchiere che gli imprenditori faranno in platea, emergeranno indiscrezioni e indicazioni sulla partita della presidenza. Questi appuntamenti sono il convegno sull’Europa e sulla cultura d’impresa che la Confindustria ha organizzato a Matera per sabato 21 settembre, l’assemblea di Assolombarda, la più importante delle Territoriali dell’associazione dell’Aquilotto, in programma in via Pantano a Milano il 3 ottobre e la tradizionale due giorni del convegno dei Giovani Imprenditori a Capri che comincerà il 17 ottobre. 

confindustria
 

Quello che al momento è sicuro è che, dopo le lotte intestine che hanno caratterizzato le ultime due tornate elettorali, i desiderata degli industriali sono per una candidatura forte che riunisca tutta l’associazione, che sia carismatica per contrapporsi al potere politico che in questi anni ha cercato di delegittimare la rappresentanza dei corpi intermedi e che, dopo l’esperienza Boccia, imprenditore campano, il prossimo presidente sia un rappresentante dell'industria del Nord e possibilmente guida di un’impresa con un fatturato a otto zeri. 

Ai nomi fatti da Repubblica, i tam-tam confindustriali aggiungono anche quelli del bresciano Marco Bonometti, attuale presidente di Confindustria Lombardia che ha già partecipato alla precedente tornata elettorale, ma la cui corsa potrebbe venir azzoppata accusato di finanziamento illecito alla candidata di Forza Italia alle Europee Lara Comi e quelli dei due veneti Matteo Zoppas, numero uno di Confindustria Veneto e Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, imprenditori provenienti da una regione da sempre divisa e che quest’anno potrebbe finalmente riuscire a fare squadra per portare alla presidenza dell’Aquilotto un rappresentante dell'operoso Nordest. 

Le fonti sottolineano poi di non sottovalutare le chances dell’Emilia-Romagna, altra regione che fa da traino all’economia tricolore, in cui per il momento si registra solo il nome con grandi potenzialità di Pietro Ferrari, attuale numero uno della confederazione regionale, ma da cui potrebbe emergere anche qualche altro candidato esponente dei ricchi distretti emiliani sulla scia di quanto fatto quattro anni fa da Alberto Vacchi, in cui il bolognese ha perso per un soffio contro Boccia. 

Infine, e pare essere il tratto distintivo di questo momento, le fonti fanno notare come ci sono anche altri imprenditori che stanno facendo un pensierino alla partita. Ma, in maniera strategica e anche per timore di bruciarsi, attendono di capire quali sono i reali pesi in campo e le cordate che si formeranno, per fare le proprie mosse e buttarsi in una sfida al cui termine, nel gioco delle alleanze, potrebbero ritrovarsi anche vicepresidenti. 

twitter11@andreadeugeni