Economia

Crisi energetica, spesa al supermercato al buio e latte a 2€ al litro. "Aiuto"

L'allarme dei produttori: "I costi stanno volando. Introvabili carta e packaging. Bisogna intervenire subito o si rischia una rivolta sociale"

Crisi energetica, prezzi fuori controllo. Filiera del latte a rischio

La crisi energetica che sta affrontando l'Europa a causa dell'effetto sulle sanzioni al gas russo è sempre più evidente. Un segnale tangibile arriva dai supermercati italiani, sono in continuo aumento i negozi che tengono le luci abbassate anche di giorno, la spesa si fa quasi in penombra perchè il costo delle bollette è diventato insostenibile. Un altro chiaro segnale di allarme - si legge sulla Stampa - arriva dai produttori di latte. Siamo in balia di una speculazione internazionale che colpisce il Paese, le imprese e le famiglie, qualora il tema dei costi energetici non salisse al rango di priorità della nostra politica rischieremmo la tenuta sociale del Paese". Gianpiero Calzolari, il presidente di Granarolo, chiede un intervento del governo per scongiurare che l'aumento dei costi energetici faccia schizzare il prezzo del latte oltre i 2 euro al litro.

Una richiesta - prosegue la Stampa - condivisa con Giovanni Pomella, ad di Lactalis in Italia, la multinazionale francese che ha acquistato ormai dieci anni fa il marchio Parmalat. "Con questi incrementi è chiaro che la filiera del latte rischia di esplodere «con conseguenze disastrose" per migliaia di imprese "che sono in enorme difficoltà e rischiano la chiusura", spiega il presidente di Assolate. In pericolo anche migliaia di posti di lavoro. Sono 24 mila le stalle italiane che producono 2,7 milioni di tonnellate l'anno che alimentano una filiera lattiero-casearia che vale oltre 16 miliardi ed occupa più di 200.000 persone con l’indotto. Sugli scaffali dei supermercati cominciano a scarseggiare anche la carta e il packaging.