Economia
Cybergang, dal metodo piovra all'idra: così le bande hacker cambiano look

Non si parla più di un unico centro al comando, ma di tanti piccoli siti interconnessi che lavorano all'unisono, rigenerandosi di volta in volta
Hacker e cybergang, si moltiplicano anche i rischi per gli utenti
Non più un unico centro al comando che coordina diversi gruppi di hacker a modi “tentacolo”, ma molti piccoli centri che si rigenerano e moltiplicano di volta in volta. Generando rischi sempre più maggiori per gli utenti. Il funzionamento di una banda di hacker cambia “look” non solo in Europa, bensì in tutto il mondo. Secondo l’ultima analisi di Swascan riportata dall'agenzia stampa italiana Agi l’avversario contemporaneo, in termini di cybersicurezza, quindi non è più quindi la "piovra" del crimine organizzato, che da una sola testa controllava più tentacoli, bensì il temibile mostro di Lerna della realtà virtuale, dal quale per ogni testa mozzata dall’eroe greco ne crescevano altre due.
Grazie a un’analisi approfondita del SoC team di Swascan, questa mutazione epocale si mostra in tutta la sua potenziale pericolosità. Nelle pagine dell'ultimo rapporto Scawasan si vede infatti come quella che poteva sembrare la sconfitta di Lockbit 3.0 e di Babuk, due dei gruppi più attivi del mondo cyber criminale, si è rivelata in realtà la nascita di cinque nuove gang ransomware, da subito distruttive.