Euro ai minimi e spread in forte calo
L'euro inizia il 2015 in forte ribasso e aggiorna i nuovi minimi sul dollaro da oltre quattro anni e mezzo (10 giugno 2010): 1,2034 (contro 1,2141 alla rilevazione ufficiale della Bce del 31 dicembre). La divisa unica, che è stata adottata anche dalla Lituania, ha accelerato al ribasso sin dalle prime battute a causa della chiave di lettura data dal mercato alle parole del Presidente della Bce, Mario Draghi, che in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt ha aperto la strada alle operazioni di 'quantitave easing'. La discesa dell'euro, che nel 2014 si e' svalutato nei confronti del biglietto verde di circa il 12%, e' accentuato anche dalla forza trovata nelle ultime settimane dal dollaro, grazie a fondamentali interni migliori delle previsioni. Stamani il dollaro si rafforza cosi' anche nei confronti di tutte le altre principali valute: a 120,35 yen, 0,9960 franchi, 1,5534 sterline. Inizio d'anno in netto calo per lo spread tra BTp e Bund con il rendimento dei decennali italiani che aggiorna i minimi storici dall'introduzione dell'euro. Il differenziale di rendimento tra il nuovo benchmark italiano (Isin IT0004953417) e il pari scadenza tedesco ha avviato le contrattazioni a 126 punti base (134 punti la chiusura di fine 2014) con un rendimento dei decennali italiani che scende all'1,82 per cento. Ancora piu' netto il rally dei titoli spagnoli con i Bonos che sfondano al ribasso il tetto dei 100 punti base di spread coi Bund per un rendimento dei decennali iberici che si riduce all'1,54 per cento.
LE PAROLE DI MARIO DRAGHI - L'euro inizia il 2015 in forte ribasso e aggiorna i nuovi minimi sul dollaro da oltre quattro anni e mezzo (10 giugno 2010): 1,2034 (contro 1,2141 alla rilevazione ufficiale della Bce del 31 dicembre). La divisa unica, che oggi e' stata adottata anche dalla Lituania, ha accelerato al ribasso sin dalle prime battute a causa della chiave di lettura data dal mercato alle parole del Presidente della Bce, Mario Draghi, che in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt ha aperto la strada alle operazioni di 'quantitave easing'. La discesa dell'euro, che nel 2014 si e' svalutato nei confronti del biglietto verde di circa il 12%, e' accentuato anche dalla forza trovata nelle ultime settimane dal dollaro, grazie a fondamentali interni migliori delle previsioni. Stamani il dollaro si rafforza cosi' anche nei confronti di tutte le altre principali valute: a 120,35 yen, 0,9960 franchi, 1,5534 sterline.
Il presidente della Bce mario Draghi si è detto "prudentemente ottimista" sull'andamento dell'economia nel 2015. In un'intervista al quotidiano economico tedesco Handelsblatt, il numero Uno dell'Eurotower ha spiegato che oggi ci troviamo in un "lungo periodo di debolezza" dell'economia, "non di una crisi". "Io penso che la combinazione della nostra politica monetaria e delle riforme da parte degli stati membri ripristinerà la fiducia perduta", ha aggiunto Draghi, dicendosi fiducioso sul fatto che l'economia della zona euro il prossimo anno tornerà a crescere.
Il rischio di deflazione in Europa "non è escluso ma è limitato". Così il presiente della Bce Mario Draghi al quotidiano Handelsblatt, sottolineando che il rischio che l'Eurotower non possa adempiere "al suo mandato di assicurare la stabilità dei prezzi oggi è più alto sei mesi fa". In un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano economico tedesco Draghi ha sottolineato che la Bce si sta "preparando a livello tecnico per modificare all'inizio del 2015 l'ampiezza, il ritmo e le caratteristiche dei mezzi a cui ricorrere qualora fosse necessario per rispondere ad un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". Su questo punto, ha aggiunto, "il Consiglio è unanime".