Economia
Elezioni, l'alert di Bonomi: "Con troppi timonieri la barca va a fondo”

(Fonte immagine: La Presse)
Dalla crisi al futuro delle imprese: il capo degli industriali, dal palco del Salone Nautico di Genova, manda il suo messaggio all'esecutivo che verrà
Elezioni, Bonomi: "Confindustria è pronta a collaborare con il prossimo esecutivo"
Mercato del lavoro, sanità, pensioni, ma anche futuro, investimenti, finanza pubblica: con il prossimo esecutivo Confindustria si dice pronta a discutere e a collaborare su diversi fronti, mettendo al centro della nuova “alleanza” governo-industriali tutti quei lavoratori (circa due milioni) che vivono senza tutele contrattuali.
A mettere le carte sul tavolo, a soli tre giorni dal voto, ci ha pensato oggi il presidente degli industriali Carlo Bonomi, che dal palco del Salone Nautico di Genova ha ricordato - prendendo in prestito dapprima le parole dell'ex presidente di Confindustria Angelo Costa, dopodiché un antico detto cinese - che se si vuole, “le cose si possono cambiare, ma gli uomini no", tenendo conto che “se ci sono sette timonieri su otto uomini di equipaggio, la barca va a fondo”. In vista di domenica 25 settembre, l'auspicio di Confindustria sembra essere chiaro: niente governo di larghe intese, bensì il raggiungimento di un esecutivo solido, che sappia stare in piedi anche da solo.
Confindustria, Bonomi: "Italia verso la frenata, le imprese non sono invincibili"
Anche perché il quadro economico che si prospetta da qui al 2023 non è dei migliori: l'economia italiana si avvia "verso la frenata", ha rivelato Bonomi. Come aziende "abbiamo fatto tutto quello che potevamo, siamo forti e lo abbiamo dimostrato oltre ogni ragionevole dubbio, ma le imprese italiane non sono invincibili”.Il motivo? “Abbiamo un'economia molto interconnessa: la bassa crescita europea e i prezzi dell'energia stanno portando verso la frenata anche l'Italia", ha spiegato il capo di Confindustria.
Facendo riferimento al settore nautico, ha poi fatto notare: “Anche nel 2020 e nel 2021 nonostante la pandemia il Salone Nautico si è svolto confermando che il settore non si è piegato. Oggi la nautica italiana è leader nel design, nell'adattarsi alle nuove tecnologie. Se altri settori procedessero così saremmo contenti ma purtroppo non è così. Oggi subiamo la rapida salita dei prezzi energetici e delle materie prime e le conseguenze della guerra in Ucraina. Si tratta di una tempesta perfetta”. “Un anno fa, ha ricordato Bonomi, ho dato il primo allarme su prezzi energia e chiesto misure strutturali e assunzioni responsabilità. Al prossimo esecutivo presenteremo delle richieste. Auspichiamo di collaborare per allontanare giudizio anti-imprese ancora presente in questo Paese".
Confindustria, Bonomi: "Solo la creazione di lavoro sarà garanzia di benessere sociale"
Secondo Bonomi, per uscire da questo empasse di crisi, l'unica stada da percorrere è quella del lavoro. "La creazione di posti di lavoro è l'unica strada per creare benessere sociale", ha detto Bonomi. “Anche se ci sono 23 milioni di impiegati su 35 milioni di lavoratori tra i 15 ed i 64 anni siamo solo noi che per il momento abbiamo prodotto centinaia di occupati in più”, rivendicando il ruolo dell'impresa nella tenuta dell'economia italiana compressa tra Covid e conflitto russo-ucraino. "Perché il lavoro lo creano le imprese", ha detto il capo di Confindustria, ricordando come questo sia anche stato il tema centrale dell'udienza dal Papa, oltre che il fulcro del programma di proposte che viale dell'Astronomia è pronto a presentare al governo che verrà.
"Siamo pronti a collaborare insieme per il benessere del Paese allontanando così quel retrogrado giudizio anti imprese", ha rimarcato Bonomi, riassumendo i capitoli maggiori su cui l'esecutivo che uscirà dalle urne del 25 settembre dovrà impegnarsi: dalla coalizione europea e occidentale ai vincoli di finanza pubblica, dall'attuazione del Pnrr alla riforma del mercato lavoro e delle pensioni,dalla sanità ai gap che continuano a pesare sui poveri, sui giovani e sulle donne, dai contratti a termine ai 2 mln di italiani che lavorano in settori in cui non si rispetta il Ccnl. “Appare evidente che il programma imponga una unità e una visione alta, ha concluso Bonomi, noi siamo pronti a dare il nostro contributo con la nostra capacità di analisi e le proposte".