Economia
Europa, le famiglie risparmiano ma non investono. Colpa della burocrazia troppo stringente
Gli studi suggeriscono che ''la mancanza in Europa di mercati finanziari profondi e armonizzati ha un costo economico in termini di crescita"

Ue, Goldman Sachs: elevato risparmio famiglie ma bassi livelli investimenti privati
''L'Europa ha un elevato tasso di risparmio delle famiglie ma bassi livelli di investimenti privati''. Una delle ragioni principali è che i mercati finanziari dell'Ue sono ''sottosviluppati e frammentati, con una forte dipendenza dai depositi bancari, fondi pensione avversi al rischio, mercati del capitale di rischio di piccole dimensioni e attività bancaria crossborder limitata''.
E' quanto emerge dall'analisi di Goldman Sachs 'Europe’s quest for deep and harmonised financial markets'. Gli studi suggeriscono che ''la mancanza in Europa di mercati finanziari profondi e armonizzati ha un costo economico in termini di crescita a lungo termine e di limitata condivisione del rischio''.
L'analisi evidenzia che sono state avanzate diverse proposte per approfondire e armonizzare i mercati finanziari in tutta Europa, tra cui il miglioramento dell'accesso ai mercati dei capitali, la facilitazione della cartolarizzazione, l'aumento della partecipazione delle famiglie al mercato dei capitali, lo sviluppo dei finanziamenti di capitale di rischio e l'armonizzazione dei quadri normativi in materia di vigilanza e insolvenza a livello Ue. La Commissione ha presentato una proposta legislativa volta a rivitalizzare il quadro normativo sulla cartolarizzazione e sono attese ulteriori proposte per l'integrazione della vigilanza e la semplificazione.
Secondo Goldman Sachs la strategia della Commissione europea per l'Unione del risparmio e degli investimenti (Siu) fornisce ''un rinnovato impulso allo sviluppo dei mercati dei capitali dell'Ue, con alcuni progressi in materia di cartolarizzazione, semplificazione e (possibilmente) integrazione della vigilanza''. ''Sebbene questi passi siano utili per lo sviluppo dei mercati finanziari europei, le riforme nazionali dei sistemi pensionistici, della tassazione degli investimenti e del diritto fallimentare sono in definitiva fondamentali''.
Secondo la banca d'affari, ''ci vorrà più dello sviluppo dei mercati finanziari per aumentare gli investimenti in Europa. L'Ue deve anche offrire rendimenti interessanti sugli investimenti riducendo la burocrazia e la regolamentazione, abbassando le barriere commerciali e creando dimensioni di scala''. Sebbene i progressi con Siu ''sarebbero molto utili, l'adeguamento e l'armonizzazione del diritto fallimentare, la tassazione degli investimenti e i sistemi pensionistici, che richiederebbero iniziative da parte dei singoli Stati membri, saranno probabilmente necessari per procedere verso mercati dei capitali europei più profondi e unificati''.
Queste condizioni, tuttavia, ''sono profondamente radicate nei modelli fiscali e sociali nazionali e quindi difficili da modificare'', secondo Goldman Sachs. Inoltre, ''non basteranno mercati finanziari solidi e armonizzati per generare gli investimenti necessari per affrontare la crescita e le sfide geopolitiche dell'Ue. Un mercato finanziario unico può essere considerato una condizione necessaria, ma non sufficiente, per maggiori investimenti. L'Ue deve anche offrire rendimenti interessanti sugli investimenti riducendo la burocrazia e la regolamentazione, abbassando le barriere commerciali e creando una scala di relazioni tra di essi''.