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Economia
Ferrovie dello Stato, doppio green bond: collocate emissioni da 1,1 miliardi

Ferrovie dello Stato, emissioni a tasso fisso per 1,1 miliardi di euro

Il gruppo Ferrovie dello Stato - guidato da Luigi Ferraris - colloca due emissioni di green bond a tasso fisso, per un ammontare complessivo di 1,1 miliardi di euro. La prima tranche è di sei anni - con scadenza il prossimo maggio 2029 - è stata predisposta di 600 milioni di euro, con cedola 4,125% e spread finale di 125 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento.

La seconda invece - scadrà a maggio 2033 - è stata collocata per la cifra di 500 milioni di euro, con cedola 4,5% e spread finale di 165 punti base sopra il tasso mid-swap di riferimento. Proprio per la sua durata decennale, la seconda tranche rappresenta un unicum, essendo la più lunga scadenza tra le emissioni pubbliche delle Ferrovie dello Stato.

I ricavi saranno destinati a a Trenitalia e Rfi per l'acquisto di treni elettrici nuovi per uso domestico e servizi internazionali, oltre che al fine di gara foraggiare le disponibilità per le spese di manutenzione e per i lavori sull'infrastruttura ferroviaria.

Leggi anche: FS sempre più green: ridotti emissioni e consumo idrico

FS, i green bond attirano gli investitori: 180 ordini

L’operazione ha attirato l’attenzione degli investitori; sono oltre 180 infatti gli ordini, provenienti in buona parte da Italia, Francia e Germania. Circa il 60% del totale proviene dall’estero e l’85% dell’intero collocamento coinvolge, prevedibilmente, investitori ESG e Green. I Joint Bookrunners principali - coloro cioè che hanno agito da intermediari  degli investitori istituzionali - sono stati: Barclays, BNP Paribas, Crédit Agricole CIB, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo (Divisione IMI CIB), JP Morgan, Morgan Stanley, Santander e UniCredit.

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