Fca, Ebit e debito peggiori del previsto
Ebit e debito peggiori del previsto per Fiat Chrysler Automobiles nel primo trimestre. Il gruppo automobilistico ha registrato nel primo trimestre un utile netto di 92 milioni di euro a fronte della perdita di 173 milioni del corrispondente periodo del 2014 determinata da componenti atipiche come il costo legato all'accordo per l'acquisto del controllo di Chrysler .
I ricavi sono aumentati invece del 19% a 26,4 miliardi (+4% a cambi costanti) con gli aumenti registrati dall'area Nafta, Emea e Componenti compensati dai cali registrati dall'America Latina e dalla Maserati. Il consenso degli analisti si aspettava ricavi più bassi a 24,3 miliardi.
Crescita a due cifre anche per l'ebit rettificato: +22% a 800 milioni di euro, grazie all'incremento registrato dall'area Nafta e ai continui miglioramenti in Emea, area che ha registrato un risultato positivo per il secondo trimestre consecutivo. Il risultato riflette anche l'effetto positivo della variazione dei cambi di conversione derivante dall'apprezzamento del dollaro. Tuttavia il consenso Thomson Reuters si aspettava un ebit a 813 milioni di euro.
Nota dolente anche l'indebitamento netto industriale che a fine marzo è risultato pari a 8,6 miliardi, in crescita rispetto ai 7,7 miliardi di fine 2014 a causa principalmente dei 2,1 miliardi di investimenti, in aumento di 0,6 miliardi rispetto allo stesso periodo dlelo scorso anno, e dell'incremento stagionale del capitale di funzionamento. Il consenso si aspettava un indebitamento a 8,5 miliardi di euro.
Al contempo, la liquidità disponibile pari a 25,2 miliardi è risultata in diminuzione di 1 miliardo di euro rispetto a fine 2014. Nel trimestre, l'assorbimento di cassa delle attività operative e quello derivante dal rimborso dei prestiti obbligazionari giunti a scadenza sono stati parzialmente compensati dal favorevole effetto cambi di conversione.