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Economia

Entusiasmo sui mercati, moderato ottimismo di da parte di Draghi, la solita soccia fredda dell'Fmi. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto in peggio le stime sull'andamento del Pil italiano per il 2013, con una flessione attesa che passa all'1,8% dall'1,5% previsto in precedenza, ma ha migliorato quelle relative al 2014, con una crescita prevista che passa dallo 0,5% allo 0,7%. "Il compito" dell'Italia "è lontano dall'essere completo", sottolinea l'organismo guidato da Christine Lagarde. Il governo però ha iniziato ad adottare i passi necessari "per fronteggiare i problemi strutturali dell'Italia", tanto da arrivare al pareggio strutturale nel 2013.

Su un punto però l'Fmi resta molto critico: "L'imposta sulla prima casa andrebbe mantenuta", ha dichiarato Kenneth Kang, assistant director european department del Fondo Monetario Internazionale. Secondo Kang l'Italia dovrebbe "rivedere il sistema catastale per andare nella direzione di un sistema piu' equo e giusto. Per questo incoraggio il governo a tale riforma".

Una appello che non può certo passare sotto silenzio e che ha già sollecitato la replica del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni: "Certamente terremo conto dell'opinione del Fondo Monetario Internazionale sul tema Imu che, per altro, era nota ex ante e l'obiettivo e' di trovare il consenso all'interno della coalizione. Stiamo lavorando su questa linea".

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