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Economia
FS Italiane ha concluso la vendita di GS retail a 953 milioni

Fs Italiane ha chiuso una grande operazione: la vendita di Gs Retail, che comprende le attività retail di scali come Roma Termini e Milano Centrale. La gara ha visto vincitrice la cordata composta da Antin Infrastructures, Icamap e Borletti Group, con un’offerta da 953 milioni di euro.
Si tratta della seconda grande operazione portata a termine dal nuovo vertice e dal cda unito, quella precedente fu la vendita della linea elettrica di Fs a Terna nello scosso dicembre..
“Un risultato straordinario – ha dichiarato Renato Mazzoncini, ad FS, ad affaritaliani.it commentando la cessione di Gs Retail - raggiunto grazie all’impegno e alla coesione del Cda che in questi mesi ha lavorato instancabilmente in vista di quest’obiettivo. Fs incassa 423 milioni, l’intera operazione vale 20 volte l’Ebitda”.

Entrambe le operazioni puntano a ridefinire al meglio il perimetro d’azione di Fs, che lascia quei comparti non in sintonia con il core del proprio business, ossia la mobilità a tutto tondo. “Ecco perché le stazioni – prosegue Mazzoncini - rimangono invece all’interno della nostra orbita, con Gs Rail, l’altra società nata dalla scissione di Grandi Stazioni”.

Per Fs le stazioni, quelle fuori dal circuito delle maggiori, mirano a diventare poli di attrazione di una nuova concezione di mobilità, che si faccia carico dei passeggeri dalla porta di casa fino alla propria destinazione. Nelle strategie di Fs, andare in stazione non sarà più “una perdita di tempo”, come spesso pensa chi oggi usa l’auto, anzi diventa un punto nevralgico dove si potranno trovare servizi utili, tutti in un unico posto: dalle cassette per la consegna degli acquisti online, a punti di ritiro della spesa, dalla lavanderia agli uffici di pubblica utilità.

“Siamo contenti che nella cordata ci siano imprenditori come Borletti, che sono esperti di retail – ha concluso Mazzoncini - e, ne siamo sicuri, sapranno tirare fuori il meglio da quest’immensa opportunità rappresentata dalle grandi stazioni. Prevediamo che nel giro di poco tempo ci saranno già investimenti e quindi cambiamenti: la convenzione scade nel 2040 quindi mi aspetto di vedere novità nel giro già di un anno o due”.
 

I consigli di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane e di Eurostazioni hanno deliberato la cessione delle rispettive quote del capitale di Grandi Stazioni Retail ad Antin Infrastructures, insieme a Icamap e a Borletti Group.

La cordata ha presentato la migliore offerta al termine della gara bandita lo scorso novembre dai due azionisti della società.

La conclusione della procedura avverrà con il perfezionamento dell’operazione societaria di scissione e il successivo passaggio delle azioni.

“Ringrazio il consiglio di amministrazione di FS e lo staff tutto – ha commentato la presidente Gioia Ghezzi – per l’eccellente  lavoro fatto che ha consentito di concludere l’operazione nel migliore dei modi”. 

Passo avanti decisivo per l’operazione di cessione del 100% del capitale di Grandi Stazioni Retail. Tutti e quattro i raggruppamenti ammessi alla fase finale hanno infatti presentato le offerte vincolanti per l’acquisto della società.

Antin Infrastructures (in cordata con Icamap e Borletti Group) ha proposto l’offerta migliore pari a 953 milioni comprensivi anche della posizione finanziaria netta. 

L’apertura delle buste di gara è avvenuta alla presenza degli azionisti Ferrovie dello Stato Italiane ed Eurostazioni, dell’amministratore delegato di Grandi Stazioni Paolo Gallo, degli advisor e degli altri partecipanti alla gara (Altarea, in cordata con APG e Predica, Lone Star, Deutsche Asset Management).

Grande soddisfazione per l’esito della gara è stata espressa dall’ad di FS Renato Mazzoncini e dal presidente del Gruppo Caltagirone Francesco Gaetano Caltagirone, in rappresentanza degli azionisti di Eurostazioni (oltre a Caltagirone, i gruppi Pirelli, Benetton e Sncf).

“La formalizzazione dell’offerta da parte di operatori così qualificati – ha detto Mazzoncini – è per noi motivo di grande orgoglio. La cessione della parte retail di Grandi Stazioni è un passaggio importante della nostra strategia che prevede una focalizzazione sui business delle infrastrutture e del trasporto. Grandi Stazioni Retail è un soggetto unico nel panorama mondiale, sia per le esperienze nella gestione unitaria delle più grandi stazioni ferroviarie italiane sia per le potenzialità di espansione commerciale e di penetrazione sul mercato retail. Lavoreremo con i nuovi proprietari per valorizzare ancor di più un patrimonio dall’enorme potenziale”.


L’AD Paolo Gallo ha così commentato: “Siamo molto soddisfatti per la risposta del mercato; le offerte presentate dal vincitore Antin Infrastructures e da tutti gli altri grandi gruppi internazionali che hanno partecipato alla gara dimostra la validità del target posto in vendita e della nostra strategia di valorizzazione dell’azienda. L’offerta di Antin, forte delle competenze industriali, infrastrutturali e retail presenti nella cordata, ha saputo interpretare nel modo corretto le prospettive di sviluppo presenti in GS Retail”. 

La conclusione della procedura avverrà con l’approvazione da parte dei consigli di amministrazione dei due azionisti, a cui seguiranno il perfezionamento dell’operazione societaria di scissione e il successivo passaggio delle azioni.

Il processo di cessione di Grandi Stazioni Retail ha avuto inizio lo scorso novembre e ha visto la partecipazione di importanti realtà industriali e finanziarie a livello mondiale; alla prima fase di esame dell’offerta hanno preso parte oltre 60 investitori; 17 raggruppamenti hanno presentato manifestazione d’interesse; nella fase successiva 9 raggruppamenti hanno presentato la loro offerta non vincolante; infine 5 gruppi hanno preso parte alla management presentation e alla data room e 4 gruppi sono arrivati alla fase finale presentando la loro offerta.

Tutte le  offerte pervenute evidenziano valori significativamente superiori rispetto ad operazioni analoghe. Ciò significa che è stata colta appieno l’elevata potenzialità reddituale di GS Retail legata alle sue importanti prospettive di creazione di valore.

GOP e Legance sono stati gli advisor legali per l’operazione, lo studio Tremonti e lo studio Foglia e Cisternino sono stati advisor fiscali. Per la comunicazione Comin&Partners, per la parte industriale McKinsey e per quella finanziaria Rotschild.

 

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