Gelato, rincari fino al 30%: anche cono e coppetta sono diventati un bene di lusso. Firenze la città più cara - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 13:46

Gelato, rincari fino al 30%: anche cono e coppetta sono diventati un bene di lusso. Firenze la città più cara

Colpa dell'inflazione ma anche del costo delle materie prime

di redazione economia

Gelato, il prezzo di una vaschetta è cresciuto del 30% dal 2021. In linea generale comunque non è il prodotto alimentare che ha subito il rincaro più alto

In estate non c'è niente di meglio di un gelato per combattere con gusto il caldo soffocante. Peccato però che anche il prezzo del classico cono e coppetta siano aumentati considerevolmente. Stando all'analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), basati sui dati del Ministero dell'Economia, il costo di una vaschetta di gelato in Italia dal 2021 è aumentato del 30%. In alcune città si arriva anche a rincari del 54%. L'aumento è superiore a quello determinato dall'inflazione a livello generale ma in confronto ad altri prodotti alimentari i prezzi non sono poi così alti rispetto alla media.

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In media un chilo di gelato sfuso costa 5,87 euro, contro i 4,54 euro del 2021. L'aumento è dovuto sia all'inflazione sia a fattori come le materie prime. Il cacao, ad esempio, è aumentato a causa di gravi eventi climatici che negli ultimi anni hanno colpito l'Africa occidentale dove avviene buona parte della produzione.

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Il costo per una vaschetta varia comunque sensibilmente in base alla città. Al primo posto troviamo Firenze con 8,05 euro al chilo. A seguire Forlì (7,68 euro), Bolzano (7,19 euro), Ravenna (7,18 euro) e Biella (7,14 euro). Tra le meno costose figurano invece Macerata (4,55 euro), Treviso (4,56 euro) e Cuneo (4,64 euro).

Il gelato comunque non è il prodotto alimentare che ha subito più rincari. L'Osservatorio prezzi del Ministero dell’Economia riporta che il caffè tostato è aumentato dell’80%, le merendine del 55%, i panini del 50%, gli yogurt del 47% e una pizza margherita del 33%. Il tutto non è stato compensato da un aumento degli stipendi.

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